Sul crollo dell’intonaco al Vasari di Figline, oltre ai vari interventi, avevano presentato in consiglio comunale una mozione il capogruppo del Pd Francesca Farini e il capogruppo di Forza Italia – Udc, Roberto Renzi. Ma il punto non è stato discusso a causa della mancanza del numero legale
Cade parte dell'intonaco nei corridoi dell'Istituto Vasari di Figline: dal 21 giugno per giorni si succedono polemiche, prese di posizioni e interventi politici. Il capogruppo del Pd Francesca Farini e il collega di Forza Italia – Udc, Roberto Renzi, presentano mozioni in consiglio. Ma nella seduta la dicussione non si apre: manca il numero legale.
Francesca Farini con la mozione impegnava sindaco e giunta a sollecitare manutenzioni e adeguamenti strutturali da parte dell'ente competente, Roberto Renzi chiedeva invece una commissione d'inchiesta.
Al momento di discutere il punto 18 all'ordine del giorno, quello cioè del documento del capogruppo della maggioranza, Piero Caramello di Percorso Comune ha chiesto la possibilità di unificare le due mozioni di Farini e Renzi. La seduta è stata sospesa per la decisione, ma alla ripresa non c'era più il numero legale rappresentato dalla metà più uno dei consiglieri. Dei 17, 12 della maggioranza, compresi sindaco e presidente del consiglio, e 5 della minoranza, sarebbero stati necessari almeno 9 consiglieri per continuare. Erano invece 8. Oltre ai 5 rappresentanti della maggioranza assenti, dei 5 consiglieri delle opposizioni in aula è rimasto soltanto Lorenzo Naimi. Alle 22.00 il consiglio si è chiuso.
"Da quanto interessava la situazione Vasari parte dei consiglieri di opposizione si è alzata e ha fatto mancare il numero legale al momento della discussione e approvazione della mozione Pd dove si chiedeva alla Città Metropolitana: la diagnosi approfodita di tutta la struttura, finanziamenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria, l'apertura di un tavolo di confronto tra Città Metropolitana e lo stesso Istituto", ha commentato Francesca Farini.