22, Novembre, 2024

Studenti dell’Itis in soccorso della primaria a Levanella: riprogrammano i computer perché i bambini possano usarli

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Alla scuola elementare di Levanella i computer erano stati donati alcune settimane fa da Unicredit, ma c’era bisogno di una riprogrammazione perché fossero utilizzabili dai bimbi. Ci hanno pensato sei studenti dell’Itis, insieme al professor Tolleretti. Un piccolo grande traguardo raggiunto grazie alla sinergia fra comprensivo Mochi e Istituto superiore Valdarno

I computer non sono utilizzabili dai bambini della scuola primaria? A sistemarli ci pensano un gruppo di volenterosi studenti dell'Itis. Succede a Levanella, dove la scuola elementare aveva in dotazione una serie di computer ricevuti in dono da Unicredit, grazie a un progetto portato avanti dal Direttore del Distretto Valdarno, Giovanni Magherini, e che ha permesso di regalare computer rigenerati a scuole e associazioni di tutto il Valdarno. 

Per poter rendere utilizzabili i computer dai piccoli studenti della scuola primaria di Levanella, serviva però un intervento di aggiornamento di alcuni software e una riprogrammazione. Per questo l'istituto comprensivo Mochi, diretto dal professor Verdiani, ha chiesto una mano all'Itis di San Giovanni, uno degli indirizzi dell'Istituto Superiore del Valdarno guidato dal professor Pierazzi. Entrambi i dirigenti scolastici hanno dato fin da subito il loro appoggio a questo progetto. 

E così nel pomeriggio di ieri un gruppo di sei studenti dell'Itis, insieme al professor Luciano Tolleretti che si è reso disponibile fin da subito, si sono presentati alla scuola elementare. Alessio Bigini, Valerio Ginestroni, Claudio Meniconi, Emanuel Chirila, Alessio Mealli e George Sirbu, questi i loro nomi, hanno acceso i computer e si sono messi al lavoro, rendendoli finalmente del tutto accessibili ai piccoli studenti della primaria. Per la soddisfazione non solo dei bambini, che d'ora in poi avranno la possibilità di usufruirne, ma anche degli insegnanti e delle famiglie, sempre in prima fila per rendere la scuola di Levanella un piccolo esempio di eccellenza. 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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