E’ stato il terzo appuntamento all’interno di Autumnia dedicato alla legalità. Dopo la presentazione del Patto di Amicizia tra i Comuni del Valdarno e due della Piana di Gioia Tauro e dopo l’incontro al quale ha preso parte il Procuratore generale di Firenze, il Comune di Figline Incisa, Libera e Legambiente hanno organizzato un ultimo evento, nella mattina, degno di interesse: la presentazione del libro “I diari del boss” del giornalista Lirio Abbate sul boss Matteo Messina Denaro. Abbate non si è limitato a spiegare i contenuti del libro, basato sugli scritti del boss durante la latitanza, ma ha tracciato anche una disamina sulla presenza mafiosa in Toscana. E’ il quadro delineato non è roseo.
“I diari del boss sono i pensieri di un criminale, di uno stragista mafioso che ha messo a ferro e fuoco l’Italia fra il ’92 e il ’94 e che ha creato tanti problemi anche qui a Firenze con l’attentato al Georgofili, facendo anche delle vittime innocenti: Matteo Messina Denaro, che nella sua lunga vita, ha pensato bene, secondo lui, di fare un diario, di raccontare la sua vita a modo suo. E quindi è una vita manipolata quella che racconta, però avrebbe voluto in qualche modo sfruttare questo strumento della comunicazione per raccontare una vita diversa. Quello che ho scelto io di fare è stato di prendere questi diari, di smontarli e di smitizzarlo e far vedere invece un manipolatore, un uomo che ha sfruttato le donne, che ha reso schiavo molte persone, la popolazione, e che si è arricchito alle nostre spalle”.
“È un dato concreto: la Toscana è invasa da molti clan mafiosi, dai clan siciliani oltre a quelli calabresi e alla camorra, e adesso dominano molto nei territori, oltre che per la violenza, anche per l’economia, i clan cinesi. Prato è una delle comunità più forti dove c’è la mafia cinese, dove l’economia cinese illegale occupa quella legale del vostro territorio. Che cosa bisogna fare? Bisogna ricordare che c’è stata una grande azione della mafia contro i toscani, i fiorentini, che è quella della strage di via dei Giorgofili. E quella non è stato un fatto di passaggio, è un fatto mirato in cui la mafia è venuta in Toscana, è venuta a Firenze, a piazzare le bombe e ha fatto vittime innocenti. Ed è proprio dedicata a una delle vittime innocenti una delle operazioni che i carabinieri del Ros hanno portato a termine per arrestare Matteo Messina Denaro. Dalla Toscana non è tutto di passaggio ma è un punto purtroppo focale dove la gente, forse per pecunia, perchè molti ci fanno affari con questi mafiosi, affari legali, vuole guardare come una cosa distaccata o far finta di non vedere. Ma la mafia ce l’avete in casa, occupa la vostra economia legale, fa sgambetti a quegli imprenditori e commercianti che rispettano le regole. Finchè tutto questo non sarà pubblicamente rimandato al mittente sarete vittime di tutto quello che in Sicilia abbiamo vissuto 40 anni fa”.


