Due settimane fa il consiglio comunale di Montevarchi ha deliberato all’unanimità dei presenti il documento per chiedere alla Regione di unificare il Distretto sanitario del Valdarno. Il sindaco: “Convinti che questa sia la strada giusta da percorrere”
Montevarchi la sua mossa l'ha già fatta, approvando lo scorso 29 febbraio, all'unanimità del consiglio comunale, il documento per presentare la richiesta di unificare il Valdarno (aretino e fiorentino) in un unico Distretto sanitario. Ora, però, la palla passa agli altri comuni, chiamati ad esprimersi sullo stesso tema.
"In questa fase siamo in attesa di ricevere le risposte dagli altri Comuni del Valdarno Superiore", scrive in una nota il sindaco Francesco Maria Grasso. I tempi sono quelli dettati dalla Legge regionale sulla sanità: entro il 30 marzo la richiesta in Regione, così come deliberato anche dal consiglio comunale, poi la palla passa alla Toscana.
Se la volontà politica arriverà compatta da tutto il Valdarno, sicuramente avrà un peso maggiore. Perché c'è da capire quali sono i limiti di movimento entro i confini delle tre macro-Asl: la Legge regionale parla di "revisione degli ambiti territoriali delle zone-distretto […] da individuare all’interno delle nuove aziende USL". E questo impedirebbe, di fatto, l'unificazione fra Valdarno aretino e fiorentino. Ma la stessa Legge conferisce ai comuni, ai consigli comunali e alle conferenze zonali il compito di avanzare proposte, dando loro dunque un preciso mandato.
"Ribadiamo, in maniera forte – scrive il sindaco Grasso – che la strada da noi proposta e intrapresa ci sembra quella necessaria affinché il Valdarno possa garantire al proprio bacino di utenza quegli standard e quei servizi sanitari fondamentali per una comunità delle sue dimensioni. In questa ottica il mio impegno sarà volto oltre alla difesa e all’adeguamento degli attuali servizi sanitari sia ospedalieri che territoriali, oltreché alla riduzione delle liste d’attesa e alla copertura integrale dei ruoli apicali negli organici delle strutture sanitarie".
"Ritengo comunque fondamentale per le politiche sanitarie territoriali, dopo l’attivazione medicina di iniziativa e l’imminente apertura del servizio di odontoiatria sociale, dotare anche Montevarchi della casa della Salute, e tal proposito mi sto già attivando con la direzione sanitaria per il reperimento dei fondi necessari", conclude il primo cittadino.