Dura replica dell’assessore Sandra Nocentini alle dichiarazioni contenute in una interrogazione consiliare dei consiglieri Camiciottoli e Rossi in merito al trasporto scolastico e ai progetti extrascolastici per cui viene attivato. “Resto sconcertata dalla bassezza a cui è scesa la minoranza, che per ottenere visibilità finiscono per inventarsi falsità strumentalizzando le scuole. Non corrisponde a verità che ci sia stato un problema di trasporto per una classe elementare che doveva raggiungere la biblioteca a causa dell’esaurimento fondi. È anzi preoccupante che vengano diffuse notizie infondate senza alcuna verifica. È evidente che i consiglieri non sanno di cosa parlano e preferiscono alimentare fake news piuttosto che lavorare costruttivamente per la comunità, tirando in ballo le scolaresche”.
“Per fortuna questo modo di fare politica non mi appartiene – continua Nocentini – e credo che sia doveroso fare chiarezza soprattutto nel rispetto dei cittadini e delle famiglie. Le uscite ai luoghi istituzionali, comprese quella alla biblioteca, sono pianificate a inizio anno scolastico insieme agli Istituti comprensivi, con un’adeguata disponibilità di mezzi di trasporto. Oltre a ciò, l’Amministrazione destina ulteriori risorse che la scuola utilizza proprio per le attività didattiche, quindi non sappiamo su quali presupposti si baserebbe la denuncia della minoranza, se non quella di creare falsi allarmismi, toccando un tema delicato come il diritto alla lettura”.
“Non capisco poi il riferimento al Choco Varchi, che non c’entra nulla con la programmazione delle uscite didattiche. Il Choco Varchi – precisa l’assessore – è un progetto promosso dall’Amministrazione comunale a cui i Comprensivi hanno aderito in maniera facoltativa al fine di mostrare agli alunni il ciclo della lavorazione del cioccolato artigianale come momento di divertimento ma anche di valorizzazione delle produzioni locali e di educazione alla consapevolezza alimentare. Tra l’altro molte classi hanno scelto di parteciparvi a piedi, tranne l’Istituto Mochi di Levane e un paio di classi di Montevarchi per la presenza di bambini in condizione di fragilità”.
“Detto ciò – conclude Sandra Nocentini – suggerisco a Camiciottoli e Rossi di presentare le istanze nella sede preposta del consiglio comunale, prima di promuoverle a mezzo stampa, evitando la figuraccia di una diffusione di informazioni non verificate, perché le bugie hanno sempre le gambe corte!”