Con un documento approvato all’unanimità, il Consiglio d’Istituto del Comprensivo Magiotti di Montevarchi ha preso qualche giorno fa una posizione contraria alla somministrazione del pane con l’olio ai bambini di famiglie morose nel pagamento della mensa. Il Consiglio d’Istituto, che ricordiamo è composto sia da rappresentanti dei genitori che dei docenti e del personale non docente dell’Istituto, si è espresso lo scorso giovedì 6 febbraio, proprio all’indomani dell’arrivo, da parte del comune di Montevarchi, della lettera che annunciava l’avvio della somministrazione del pasto alternativo ad alcuni dei bambini che frequentano quella scuola.
Il Consiglio d’Istituto ha sottolineato che “il momento della mensa rientra nel monte ore scolastico e che pertanto costituisce parte integrante del diritto allo studio garantito e tutelato dalla Costituzione”: una posizione, questa, che tra l’altro lo stesso Ministero dell’Istruzione aveva ribadito nel 2019, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che stabiliva che “non è configurabile un diritto soggettivo perfetto ed incondizionato all’autorefezione individuale”. In buona sostanza, il tempo mensa rientra di fatto nel piano dell’offerta formativa e, di conseguenza, non è consentito portarsi il pranzo da casa.
Partendo da questi motivi, il Consiglio d’Istituto del Comprensivo Magiotti ha espresso una posizione chiara, affermando di “non condividere la scelta di somministrare un pasto alternativo ai bambini i cui genitori siano morosi nel pagare il servizio di mensa scolastica”; e ha ribadito nell’occasione anche “la distinzione di ruoli e funzioni propri della scuola rispetto al Comune, al quale solo compete la somministrazione del servizio di mensa scolastica, compreso il recupero dei crediti maturati verso le famiglie morose”. Nella serata di ieri anche il Consiglio di Istituto del Comprensivo Mochi ha discusso di questa vicenda.