A distanza di poco più di due anni dalla sua apertura, l’azienda ABB E-mobility di San Giovanni Valdarno ha annunciato nei giorni scorsi il licenziamento di 33 dipendenti. In merito interviene con una nota Libera Toscana insieme a Libera Valdarno: “Ora ci sono 75 giorni di tempo per trovare un accordo sindacale per i lavoratori e le lavoratrici di un’azienda che sembrava essere un fiore all’occhiello per l’imprenditoria valdarnese. L’ABB E-mobility produce colonnine per la ricarica di auto elettriche e la crisi dell’auto elettrica sarebbe la causa degli esuberi. La Rsu dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, si è mobilitata immediatamente, insieme ai sindacati di zona e ai lavoratori e alle lavoratrici. Con loro le istituzioni locali del territorio. Da tutti è emersa la richiesta di fermare la procedura di licenziamento collettivo facendo invece ricorso agli ammortizzatori”.
“Libera Toscana e il Coordinamento del Valdarno esprimono la propria solidarietà ai dipendenti e si uniscono alle richieste dei sindacati di fermare la procedura di licenziamento collettivo facendo invece ricorso agli ammortizzatori. Condividiamo il percorso di lotta indicato e la necessità di garantire la cassa integrazione da subito per il sostegno delle famiglie. Speriamo che, come già richiesto, quanto prima venga aperto un tavolo regionale per risolvere una crisi che dipende anche dalla confusione e dalla incertezza che sta colpendo un intero settore come quello delle auto, con gravi conseguenze sulla competitività dell’industria italiana che ha le sue prime vittime nelle lavoratrici e nei lavoratori coinvolti in vari modi in questo settore. Saremo a fianco dei dipendenti dell’ABB E-mobility di San Giovanni Valdarno in questa loro lotta per la difesa del posto di lavoro”.