Si rafforzano i legami fra il comune di Rignano, quello di Pontassieve e quello di Bagno a Ripoli. Stamani la firma di un protocollo che, attraverso risorse europee, punta a incrementare le opere pubbliche e migliorare i servizi. Il baricentro rignanese sempre più spostato verso Firenze
Una firma che si inserisce in quel percorso che già vede Rignano guardare verso la Valdisieve e l'area fiorentina, più che quella valdarnese. È quella apposta dal sindaco Daniele Lorenzini questa mattina sul “Protocollo di intesa tra i Comuni di Bagno a Ripoli, Pontassieve e Rignano sull’Arno per lo scambio ed il coordinamento dei servizi di informazione – formazione e supporto relativi all’uso delle risorse comunitarie”.
Insieme a quella di Lorenzini, sul documento ci sono le firme di Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli e Monica Marini, Sindaco di Pontassieve. Il protocollo rappresenta l'evoluzione e l'ampliamento del servizio per lo sviluppo di imprese e marketing territoriale attivato nel 2015 dal Pontassieve. L'obiettivo è di creare opportunità all’economia del territorio tramite l'individuazione di fonti di finanziamento nazionali e di fondi diretti ed indiretti della Comunità Europea.
I tre comuni, da oggi in poi, gestiranno insieme tutta l’informazione sui bandi concernenti i finanziamenti dell'Unione Europea; la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti comunali su questi temi; il supporto e l’orientamento delle strutture organizzative per le iniziative di finanziamento.
“Cerchiamo di cogliere tutte le opportunità offerte dai fondi europei – hanno dichiarato i tre sindaci – grazie a questo protocollo si aumenterà l’efficienza interna delle singole strutture, evitando la duplicazione di attività e innovando il metodo di lavoro e programmazione condivisa tra pubblico e privato. Per questo il prossimo step da raggiungere sarà il più ampio coinvolgimento di imprese del territorio e associazioni di categoria. Si incrementerà anche l’efficacia nella gestione delle risorse comunitarie, aumentando i progetti presentati e finanziati sul territorio della città metropolitana, anche in compartecipazione; si migliorerà la qualità dei servizi per i cittadini, indirizzandoli verso il giusto canale e integrando le informazioni. Saper individuare ed utilizzare i fondi europei in un territorio omogeneo come il nostro sarà la via per far crescere la politica della programmazione e della progettazione, per recuperare risorse e per realizzare opere e servizi per le Comunità che rappresentiamo”.