L’incidente è accaduto lo scorso 7 gennaio sulla regionale 69, davanti all’autoelettrica Mariani. Il padre della bambina: “Ritengo che i maggiori responsabili di questo incidente siano le Istituzioni. Gli attraversamenti della statale che di fatto divide in due il paese sono assolutamente inadeguati, quasi invisibili la sera”
A circa una settimana dall'investimento sulle strisce della bambina e della baby sitter sulla regionale 69 a San Giovanni, davanti all'autoelettrica Mariani, il padre della piccola interviene e scrive al sindaco Viligiardi. Nella nota, in maniera molto pacata, si mette in evidenza la pericolosità di quel tratto di strada per i pedoni e per chi la percorre in bicicletta.
"Buonasera sig. Sindaco
sono il padre della bambina e datore di lavoro della signora investite giovedì sera durante l'attraversamento della statale. Mi permetta lo sfogo: ritengo che i maggiori responsabili di questo incidente siano le Istituzioni. Gli attraversamenti della statale che di fatto divide in due il paese sono assolutamente inadeguati, quasi invisibili la sera (non c'è un lampeggiante, una cunetta, nemmeno l'asfalto evidenziato ed per alcuni nemmeno un lampione).
Le chiedo quanti incidenti ci sono stati nel 2015 o nel 2014, quanti ne servono ancora per prendere dei provvedimenti? In una cittadina come San Giovanni Valdarno, che in 1,5 Km dalla piazza centrale si raggiungono tutti i servizi, per di più in pianura, nel 3° millennio è impensabile che non lo si possa fare a piedi o in bicicletta perchè troppo pericoloso.
I semafori pedonali svantaggiano i pedoni; per esempio andando in centro da via Lavagnini lato Carabinieri ci sono 3 verdi consecutivi per le macchine ed uno brevissimo per i pedoni e per molti anziani è difficile completare il tragitto prima che diventi di nuovo rosso, le cose non sono molto diverse sugli altri attraversamenti ad eccezione del nuovo semaforo in viale Gramsci (messo da poco dopo l'ennesimo grave incidente). Nella zona Bani – Gruccia oltre ad un paio di supermercati negli ultimi tempi sono sorti locali di un certo successo frequentati anche da adolescenti, come ci arriva senza macchina?
Saluti
Filippo Failli"
