Da 25 anni comandante della stazione dei carabinieri di Montevarchi dal primo gennaio è in pensione. Per il Valdarno rappresentava l’amico al quale rivolgersi in caso di bisogno
In Valdarno chi vuol comprendre l'importanza della figura del comandante di stazione non può non pensare al Luogotenente Antonino Tripepi non solo per il tempo che ha trascorso a Montevarchi ma anche e soprattutto per come è riuscito a rispettare i valori del ruolo che ha incarnato. Dal primo gennaio il sottufficiale dei carabinieri è andato in pensione dopo 40 anni di onorata carriera di cui 25 passati nel comune valdarnese più grande.
La sua carriera è iniziata dopo la Scuola Sottufficiali di Viterbo ed è continuata attraverso il Quarto Reggimento Carabinieri a Cavallo di Roma e l'arrivo a Gaiole in Chianti. Poi è approdato a Montevarchi dove è rimasto per ben 25 anni come comandante di stazione.
Impossibile ricordare tutte le attività e le operazioni che lo hanno visto protagonista. Il lavoro più importante però che ha svolto con intelligenza e capacità è stato quello di essere 'cittadino tra i cittadini'. Un ruolo determinante per entrare in rapporto stretto con il territorio e i suoi residenti e che gli ha permesso di essere il punto di riferimento per la gente e il canale per fronteggiare nella maniera migliore la microcriminalità e assicurare maggiore sicurezza alla città.
A Montevarchi in particolare il Luogotenente Antonino Tripepi è stato un'istituzione: un uomo e un militare considerato dall'intera cittadinanza un amico al quale potersi rivolgere. Il sottufficiale è stato una persona che interveniva per risolvere anche dissidi privati, che era sempre al suo posto e in qualunque orario, che era sempre disponibile e pronto a prestare aiuto. È stato anche il carabiniere che si è sempre impegnato sul fronte della repressione dei reati.
Montevarchi e il Valdarno, i cittadini e i colleghi gli hanno voluto bene e sentiranno la sua mancanza.
