23, Novembre, 2024

Zanzare alla Gruccia, il Sindaco Chiassai replica alla Asl: “Il Comune fa la disinfestazione sul proprio territorio”

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Non si ferma il botta e risposta fra il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, e la Asl Toscana Sud Est in merito alla presenza delle zanzare all’interno del presidio ospedaliero della Gruccia e in particolare del pronto soccorso.

“Ci tengo a rispondere alla Asl – afferma il Sindaco- in seguito alla mia ultima denuncia relativa al problema zanzare che purtroppo non si è risolto dopo la disinfestazione del Pronto soccorso. Il ruolo dei Comuni rispetto alla questione delle zanzare è chiaro e stabilito da direttive della Regione Toscana che indica anche i prodotti che obbligatoriamente devono essere usati. La nostra Amministrazione, come ogni anno, in ottemperanza a queste direttive, ha effettuato quattro interventi notturni preventivi sugli insetti allo stadio larvale, da marzo a giugno, azioni larvicidi eseguiti con il collocamento di una pasticca anti larvale nei tombini e due automizzatori per la distribuzione istallati su pick up, eseguiti nelle zone di Montevarchi e nelle frazioni di Levane e Levanella”.

“Naturalmente – aggiunge Chiassai – una buona prevenzione può contenere i problemi legati alla presenza delle zanzare riducendole sensibilmente di numero, non può evidentemente debellarle completamente. Quindi, sono comunicate sul sito del comune, anche le indicazioni che i cittadini devono mettere in atto per contribuire fattivamente alla lotta alla proliferazione delle zanzare. Mi chiedo se la struttura Ospedaliera ha provveduto per quanto di sua competenza, ad effettuate le disinfestazioni preventive come hanno il dovere di fare nella loro area verde, dove il Comune non deve e non può intervenire. A questo punto sorge il dubbio che la struttura ospedaliera non sia intervenuta come doveva. Mi chiedo quale sia la causa di questa situazione anomala, visto che non era mai accaduto almeno nei sette anni in cui ricopro il ruolo di Sindaco, uno stato simile in cui versa attualmente il nostro Pronto Soccorso”.

“Se ci troviamo in una situazione straordinaria dove magari a causa del clima, la proliferazione di zanzare è diventata superiore al normale, allora chiedo all’Asl di intervenire visto che è l’unica deputata a farlo per permettere ai Comuni un intervento straordinario come previsto in casi eccezionali, con prodotti più efficaci di quelli che purtroppo siamo obbligati ad utilizzare secondo la direttiva della Regione Toscana, che per esperienza dimostrano chiaramente la loro inefficacia nel debellare le zanzare secondo le necessità. Quindi visto che il problema per quanto venga negato, è evidente dai documenti fotografici che i cittadini continuano anche in questi giorni a inviarmi, chiedo ufficialmente all’Asl o di provvedere in maniera straordinaria anche sull’esterno dell’area di sua competenza oppure dichiarare uno stato eccezionale per la quantità di zanzare e dare la possibilità anche a i Comuni di agire in via straordinaria”.

“Tutto il resto – conclude il sindaco di Montevarchi – sono chiacchiere che non portano alla risoluzione del problema e solo all’ennesima dimostrazione di disinteresse verso il nostro Ospedale, chi vi lavora e dei pazienti che hanno il diritto di stare in un ambiente sterile. Faccio presente che l’unico luogo invaso da zanzare è il Pronto soccorso e addirittura la sala operatoria che non mi risulta abbia finestre da cui possono entrare le zanzare dall’esterno, quindi è chiaro l’invito pretestuoso ai Comuni di Montevarchi e Sangiovanni di intervenire. Mi chiedo perché il palazzo comunale, tutte le altre strutture pubbliche e le abitazioni dei cittadini non presentino zanzare ovunque, alle pareti, sui muri, a terra come invece avviene nell’ospedale. È chiaro che la causa non sia legata alla regolare disinfestazione che il nostro Comune effettua da sempre, ma probabilmente non c’è stata un’azione di prevenzione da parte della struttura ospedaliera, né un intervento straordinario dopo quasi due mesi di emergenza, da parte della Asl che invito nuovamente, a tutela della salute dei nostri concittadini ad attuare una strategia con prodotti più incisivi per un’azione che sia risolutiva quanto prima”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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