31, Luglio, 2024

Furti a San Giovanni, Rifondazione comunista: “Atti che sono espressione di disagio economico e sociale e di emarginazione”

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Sul numero sempre maggiore di furti che si stanno verificando a San Giovanni interviene il segretario del Partito di Rifondazione comunista del Valdarno aretino, Mirko Vichi.

“Quasi ogni sera si verificano furti, non solo ad esercizi commerciali ma anche a strutture come la palestra Sinergy ( associazione sportiva sangiovannese molto importante per la comunità’ ). Notiamo che si tratta perlopiu’ di furti con refurtiva di entità abbastanza modesta, anche se poi i danni alle strutture delle attività ne aggravano non poco le conseguenze per i titolari, oltre ad infliggere loro la dolorosa violazione di effetti personali. Si tratta di atti difficilmente riconducibili a ‘professionisti del crimine’ ma piuttosto espressione di disagio economico e sociale e di emarginazione. Anche San Giovanni negli anni ha subito gli effetti della crisi economico-sociale ( aggravata dalla pandemia), della riduzione dei servizi pubblici (sociali, sanitari, educativi, riduzione personale in tutti i settori), della prevenzione e attenzione alle situazioni di povertà ed emarginazione”.

“In paese è difficile trovare locali aperti la sera dopo cena e la riduzione di luoghi e occasione di aggregazione e socializzazione lascia spazi liberi a varie forme di degrado ed abbandono, che riguardano anche le fasce giovanili, con manifestazioni di intolleranza e non rispetto di cose e persone. La critica non riguarda esclusivamente l’Amministrazione comunale perché è l’intera nazione a subire questo degrado, basta guardare quanto avviene nelle nostre grandi città: con il welfare sociale sempre più affossato, il peggioramento dell’accessibilità ai servizi sociali, la caduta del loro finanziamento operato da tutti i governi degli ultimi anni, in ultimo la soppressione del reddito di cittadinanza da parte di quello attuale”.

Mirko Vichi continua: “La questione quindi non può essere affrontata esclusivamente in termini di sicurezza, chiedendo più pattuglie di polizia e carabinieri o cacciando gli indesiderati. Occorre restituire alla cittadinanza il senso di comunità, di partecipazione e condivisione solidale e di fiducia nelle istituzioni. E’ necessario che l’Amministrazione comunale, insieme ai servizi usl, recuperi attenzione al welfare di comunità con la presa in carico delle persone fragili, in situazioni di disagio economico e sociale, senza fissa dimora ed a rischio di emarginazione ed esclusione, compreso il controllo delle strutture dove alloggiano. Perché a San Giovanni non c’è solo ex hotel River( dove è divenuto una struttura fatiscente con problemi di salute e sicurezza pubblica), ma ci sono state segnalazioni di persone a dormire sia nei fondi privati dei vicoli del centro storico sia nei parcheggi sotterranei vicino alla coop che in realtà sarebbero solo per i residenti ma essendo tutto aperto comprese le scale laterali ci può entrare chiunque e fare ciò che vuole. Specialmente di notte se non ci sono le luce diventa molto pericoloso andare a prendere la macchina. Proprio mentre scrivo queste righe mi arriva la notizia che il sindaco Valentina Vadi ha firmato l’ordinanza contingibile e urgente di sgombero dell’ex hotel River. Spero si risolva il prima possibile e che San Giovanni Valdarno ritrovi la tranquillità cittadina che merita”.

 

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