Contro l’affidamento del campetto, un cittadino residente vicino all’impianto si era rivolto al Tar della Toscana: che però ha dichiarato il ricorso inammissibile e irricevibile. Per questo la società che ha vinto la gestione (unica ad essersi costituita in giudizio) potrà ora far partire i lavori
C'è stato anche il ricorso al Tar di un privato cittadino, dietro al ritardo nell'avvio dei lavori al campetto ex Gil a Montevarchi. Un ricorso su cui il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana si è pronunciato a fine settembre, con sentenza depositata a inizio ottobre, appena un mese fa.
"Il TAR per la Toscana (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo dichiara inammissibile e irricevibile": questa la sentenza che dunque respinge il ricorso che aveva presentato un privato cittadino, che contestava l'affidamento in gestione del campetto, con bando pubblico, ad una società che è incaricata anche di terminare i lavori necessari. Il cittadino, in sostanza, chiedeva che l'affidamento fosse senza fini di lucro, perché non si verificasse “una distrazione del fine sociale – sportivo sotteso all’intera procedura”.
L'affidamento del bando alla società vincitrice (la Ads Zorba Onlus Associazione di Promozione Sociale) risale ad aprile 2014; il privato ha presentato ricorso al Tar ad agosto 2015. Troppo tardi, secondo il Tar, che dunque lo definisce irricevibile; e nemmeno le motivazioni alla base del ricorso vengono comunque accolte, tanto che il Tar si pronuncia anche sull'inammissibilità.
A costituirsi in giudizio contro questo ricorso era stata soltanto la società vincitrice del bando, e non il comune di Montevarchi. La pronuncia del Tar, ora, apre la strada al completamento dei lavori e alla riapertura, finalmente, della struttura sportiva.