26, Novembre, 2024

Rette dei nidi d’infanzia, il Comune eroga contributi anche per le famiglie sopra i 35mila euro

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il Comune di Figline Incisa ha deciso di erogare un contributo a rimborso della spesa sostenuta per la retta dei nidi d’infanzia comunali e privati accreditati, anche per le famiglie rimaste escluse dalla misura “Nidi gratis”. Ne potranno beneficiare le 40 famiglie con ISEE superiore ai 35mila che per questo motivo non hanno potuto accedere al contributo regionale.

L’Amministrazione ha così deciso di stanziare 20mila euro che verranno suddivisi in base alle richieste presentate dalle famiglie e serviranno a concedere loro un rimborso parziale sul pagamento della retta, relativa al corrente anno educativo, abbassando così il costo complessivo a carico delle famiglie stesse.

Per ottenere il contributo sarà necessario presentare domanda online, nella quale il nucleo familiare richiedente dichiari di non coprire le medesime spese con contributi di diversa natura o tipologia e che il contributo riconosciuto, unitamente al “Bonus nido” erogato dall’INPS o ad altri contributi pubblici, non superi la somma effettivamente spesa per il pagamento delle rette mensili dovute per la frequenza ai nidi comunali o convenzionati. Nel caso in cui non sia stato richiesto alcun contributo, il richiedente dovrà indicare “0” nel modulo di domanda. Il termine per la presentazione della domanda (qui) è il 31 marzo.

“L’Amministrazione ha fatto in questo caso una scelta ben precisa – commenta l’assessora alla Scuola, Francesca Farini, – ovvero ha deciso di stanziare un fondo da 20mila euro che andrà a sostegno delle famiglie che non rientrano nella misura regionale ‘Nidi gratis’, per coprire una parte delle tariffe dei nidi. Una scelta mirata a cercare di mantenere le tariffe quanto più basse possibili, perché riteniamo che il servizio educativo sia un servizio essenziale e universale, non solo per la famiglia ma soprattutto per la crescita e la formazione dei nostri bambini fin dalla più tenera età. Abbiamo visto che la frequenza ai nidi è un elemento importante per il loro sviluppo e per questo motivo crediamo sia fondamentale far sì che questo servizio pesi il meno possibile sul bilancio delle nostre famiglie”.

Articoli correlati