Prenotare una visita oculistica programmata o di controllo può richiedere anche 10 mesi di attesa. Oggi la denuncia di Costantino Ciari: “In Valdarno le prenotazioni sono chiuse fino a gennaio”. L’Azienda sanitaria spiega: “Dal 2016 scattano le liste con priorità”
"All'Ospedale de La Gruccia non è più possibile prendere appuntamento per una visita oculistica: le prenotazioni sono chiuse fino a gennaio 2016. Gli appuntamenti per una visita erano a oltre 12 mesi e la Asl8, invece di pensare a rafforzare il personale con un altro oculista, ha pensato bene di chiudere le prenotazioni". La denuncia è di questa mattina, riportata dall'esponente della Lega Nord Costantino Ciari.
Al Cup del Valdarno una signora, che voleva prenotare una visita oculistica per il figlio, racconta di essersi sentita rispondere: "Deve tornare a gennaio". Niente prenotazioni, dunque, e la polemica di Ciari si è fatta sentire: "Siamo alla follia. Un reparto che funziona benissimo, con personale veramente preparato, un reparto che serve tutta la vallata compresa la parte fiorentina, invece di essere rafforzato viene in qualche modo smobilitato. Perché alla fine è questo che si vuole: indirizzare con il disservizio le persone verso gli Ospedali di riferimento di mega area, costringendo i pazienti a trasferte di ore anche per una semplice cataratta. Sono metodi vergognosi che noi contrasteremo con tutte le nostre forze".
Passano poche ore, e arriva la replica della Asl8. "Nessuno smantellamento, stiamo riorganizzando il sistema delle prenotazioni e delle visite anche nel settore dell'oculistica: proprio per far fronte alle richieste crescenti", spiega l'azienda sanitaria. "La gestione delle visite oculistiche nella zona del Valdarno è sottoposta proprio in queste settimane ad una riorganizzazione. L’intera provincia di Arezzo è caratterizzata da una forte richiesta di visite oculistiche (siamo nell’ordine delle 50.000 all’anno). Visite di tutti i generi: ma finora si è sempre proceduto con una distinzione fra “prima visita” e “visita programmata o differita”. Ora questa distinzione si sta rivelando non più congrua".
Ogni anno nella Asl8 vengono prenotate (ed eseguite) più di 50mila visite. In Valdarno aretino, che per la qualità dei suoi professionisti ha comunque anche un effetto di richiamo soprattutto per gli abitanti del Valdarno fiorentino, i numeri dicono che le prime visite sono state 5.000 nel 2013 e 5.500 nel 2014.
"Attualmente – spiega la Asl8 – per le prime visite oculistiche entro 15 giorni viene garantito l’appuntamento sempre, in almeno una zona come richiede la normativa regionale. Per quelle programmate o di controllo invece si va 7 ai 10 mesi di attesa". Da qui la decisione di cambiare il sistema: "L’Azienda sta compiendo dei cambiamenti profondi, e come tali hanno necessità di entrare nella loro piena operatività, creando in chi non conosce il percorso, qualche perplessità".
"Dall’estate è stato deciso di allungare da 15 a 20 minuti il tempo di ogni visita. Poiché la visita oculistica è un esame complessivo dell’occhio composto da più prestazioni, l’allungamento del tempo è volto a garantire una maggiore accuratezza nella esecuzione della prestazione. Ovviamente questo ha portato ad un aumento del 25% del tempo necessario, al quale c’è da aggiungere un ulteriore aumento complessivo dovuto all’aumento delle richieste".
"Poi, anche per le visite oculistiche, l’azienda intende adottare la procedura delle liste di priorità. Si garantirà da gennaio 2016 una agenda per le visite urgenti (da eseguire entro pochi giorni), una per le visite brevi ed una per le differibili. Le visite di controllo potranno perciò essere prenotate con largo anticipo ed a cura dello stesso specialista che ha in carico il paziente", come già accade per altre visite e prestazioni specialistiche, anche in Valdarno.
"Mente chi afferma che l’Azienda sta creando ad arte disservizi per smantellare l’ospedale. E’ vero esattamente il contrario", replica a Ciari la Asl8. "E i primi a sentirsi colpiti da affermazioni del genere sono i professionisti che in prima linea stanno studiando percorsi appropriati volti ad eliminare le criticità, oggi messi all’indice come incapaci di dare risposte adeguate per un fantasioso disegno di natura politica. Tant’è che proprio in queste settimane, dopo le selezioni di legge e su delibera approvata nell’estate scorsa, stanno partendo in tutte le zone sedute aggiuntive, che per il Valdarno saranno addirittura di 10 ore settimanali".