23, Luglio, 2024

Primo bilancio di genere per Figline e Incisa. La sindaca Mugnai: “Dati incoraggianti, ma c’è ancora da fare”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Numero di occupati, livelli salariali, tipologia di contratto e relative differenze tra uomini e donne: il Comune di Figline e Incisa si è dotato del suo primo Bilancio di genere, uno strumento che fa parte di un percorso condiviso con l’Università degli Studi di Firenze e tutti i Comuni della Città Metropolitana per comprendere meglio la reale dimensione della discriminazione di genere nel territorio. Il Comune di Figline e Incisa ha quindi raccolto i dati del proprio territorio per consentire a Unifi di confrontarli con quelli degli altri comuni della Metrocittà, così da fotografare la situazione generale, individuare punti di forza e criticità in relazione alla parità di genere e, di conseguenza, quali politiche da adottare per ridurre il gender gap.

I dati raccolti, che arrivano fino al 2021, restituiscono per Figline e Incisa un quadro complessivamente incoraggiante, come ha spiegato Giulia Lazzeri che si è occupata del Bilancio di genere. “All’interno degli uffici del comune, ad esempio, emerge una sostanziale parità sia nella distribuzione dei dipendenti (67 donne e 67 uomini) con una presenza femminile significativa e paritaria anche nei ruoli apicali, sia nei livelli salariali: il monte salari infatti segnala un ammontare di 1 milioni e 570mila euro per gli uomini e di 1 milioni e 638mila euro per le donne. Da sottolineare anche che l’equilibrio si mantiene sostanziale anche quando si parla di contratti: ad esempio, le donne con contratto full time sono 58 (43,28%) mentre per gli uomini si arriva a 61 (45,52%); sono invece 9 le donne e 6 gli uomini con contratto part time. Si tratta di dati che dimostrano l’attrattività della pubblica amministrazione per le donne, ma che mettono in evidenza anche un elemento di criticità, ovvero il reiterarsi di un paradigma che vede ancora la donna molto impegnata nel ruolo di cura familiare. Risulta infatti che, a fronte di un numero equivalente di dipendenti, sono le donne a utilizzare in modo preponderante istituti come la 104″. 

Per quanto riguarda invece l’intero tessuto sociale di Figline e Incisa, la percentuale di donne inserite nel mondo del lavoro è ancora più bassa rispetto a quella maschile, anche se risultano essere più qualificate in termini di titoli di studio rispetto agli uomini. Nel complesso, infatti, sono 5438 gli occupati uomini contro 4563 donne, mentre nella fascia di età 25-49 anni, che si può considerare la fase di piena emancipazione lavorativa, il gap si assottiglia: 2466 occupate donne contro 2930 occupati uomini. Ancora più evidente è il dato sul lavoro domestico tra la popolazione: sempre nella fascia di età 25-49 anni si contano solo 448 donne rispetto ad un numero esiguo della componente maschile. Se si parla invece di persone inoccupate, si può registrare una situazione sempre sfavorevole alla componente femminile, ma sostanzialmente equilibrata: sono 424 le disoccupate donne contro 356 uomini.

“La redazione del Bilancio di genere – commentano la sindaca Giulia Mugnai e l’assessora alle Pari opportunità Francesca Farini – è un impegno che le pubbliche amministrazioni devono prendere con la propria comunità. Per noi, si tratta di uno strumento fondamentale per capire quali politiche adottare, perché esse possano avere un impatto davvero efficace. Adesso abbiamo molti elementi utili su cui riflettere che ci permetteranno di proseguire sulla strada tracciata fino a oggi e di agire in modo più sistematico. Questa Amministrazione nel corso degli anni ha portato avanti molte politiche e iniziative in favore della parità di genere: da quelle legate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne al laboratorio per l’educazione all’affettività e alla sessualità, chiamato Love Lab. Siamo convinte che incentivare questi progetti significa rendere il mondo che abitiamo più libero e inclusivo e significa, allo stesso tempo, combattere le marginalità sociali, prevenire le situazioni di disagio e costruire servizi davvero universali. Questo è il vero compito di chi amministra”.

Sono molte le azioni messe in campo dall’Amministrazione per promuovere l’uguaglianza tra i generi. Ogni anno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vengono organizzate iniziative con la rete di associazioni locali: sabato prossimo sono previsti il flash mob in piazza Ficino a Figline e la fiaccolata a Incisa con inaugurazione di una panchina rossa in piazza Auzzi. È la quinta panchina inaugurata negli ultimi anni, tra le quali si ricorda quella di villa Campori accompagnata dalla targa dedicata all’incisana Alessandra Barluzzi. Tante anche le strade del territorio dedicate a donne che hanno condizionato la storia italiana come Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Tina Anselmi e Nilde Iotti. Senza dimenticare Love Lab, laboratorio di educazione all’affettività e alla sessualità, che nel 2023 ha portato nelle scuole quattro workshop condotti da medici, psicologi, avvocati, per affrontare il tema della sessualità con sguardo aperto e rigore scientifico, aiutando i giovani a sviluppare un pensiero critico che aiuti a difendersi dagli stereotipi e dalla cattiva informazione nell’età più delicata, quella del cambiamento. Un progetto che tornerà anche nel 2024.

Oltre a questo, si aggiungono infine altre azioni portate avanti nel rispetto del Piano di Azioni Positive per la Pubblica Amministrazione. Per i prossimi mesi, il Comune ha chiesto al Centro Antiviolenza “Artemisia” di tenere un corso di formazione e approfondimento per aiutare agenti della Polizia Municipale, educatrici di asilo nido e assistenti sociali del Comune di Figline e Incisa a intercettare e riconoscere i segnali, anche quelli definiti ‘deboli’, di violenza di genere e gestire situazione e codici da essa derivanti.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati