Ampio il dibattito in consiglio sulla ormai finita Unione dei Comuni con Cavriglia. Sostituito il consigliere Mario Marziali che ha dato le dimissioni circa un mese fa
Unione dei Comuni con Cavriglia al centro del dibattito in consiglio comunale a San Giovanni. Nella seduta sono stati affrontati il punto sulla sostituzione di due consiglieri di minoranza, dopo le dimissioni di Mario Marziali e di Michela Fabbrini, quest'ultima dal consiglio sangiovannese, quello sulla mozione presentata dal gruppo Per un'altra San Giovanni e l'altro sulla modifica di due articoli dello statuto dell'ente.
I nuovi consiglieri sono Antonino Pia e Lorenzo Martellini, entrambi di Per un'altra San Giovanni: rispettivamente hanno ottenuto 2 preferenze e una, tre sono state le schede bianche. Subito dopo l'elezione si è aperto il dibattito che ha coinvolto tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Marzio Marziali, del gruppo Cresce San Giovanni, ha spiegato le motivazioni che lo scorso 5 settembre lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni dall'Unione dei Comuni. Marziali. come aveva già spiegato in una nota, ha parlato del mancato coinvolgimento dell'opposizione nei lavori dell'ente, di "continui rinvii delle sessioni passate con comunicazione tardiva", "dell’approvazione a maggioranza degli equilibri di bilancio senza bilancio", "dello svilimento dei ruoli di consiglieri, specificatamente quelli di opposizione, che per mandato hanno il compito di controllo, costretti a votare politicamente provvedimenti a loro ignoti di natura amministrativa".
Il sindaco Maurizio Viligiardi ha ribadito la necessità di chiudere l'Unione, "se dopo un anno è arrivata la chiusura significa che qualcosa non ha funzionato". Marcello Nardi del Partito democratico ha affermato di essere stato sempre favorevole all'Unione con Cavriglia come adesso lo sarebbe verso la proposta del sindaco Leonardo Degl'Innocenti o Sanni di realizzare un piano strutturale comune. Lorenzo Martellini, di Per un'altra San Giovanni, l'ha definita, invece, una 'boutade' : "Un simile ragionamento lo condividerei ma non con Cavriglia. Migliore una sinergia con tutti i comuni del Valdarno aretino e fiorentino". Andrea Focardi, neo consigliere del Movimento 5 Stelle, ha ricordato il programma elettorale con il quale il gruppo si era presentato alle elezioni nel quale le Unioni venivano definite 'inutili carrozzoni'. "Mi rallegro della chiusura: già nel suo inizio formativo presentava la fine. Anche l'Unione del Valdarno, secondo me, correrebbe stessi rischi. Così non svolgiamo un servizio ai cittadini". Poi sono seguiti tutti gli altri interventi.