Sulla chiusura elettronica dei cassonetti a San Giovanni interviene il gruppo consiliare Liste civiche sangiovannesi.
“Iniziano in questi giorni le chiusure dei cassonetti ed iniziano puntualmente i disagi. Con la chiusura elettronica dei cassonetti dovremo utilizzare la scheda consegnataci durante l’amministrazione Viligiardi per aprirli per iniziare un progressivo passaggio alla tariffa puntuale. E puntualmente iniziano disagi e ci poniamo con essi alcune domande.
Qualcuno ci farà notare di certo che i primi giorni sono sempre complicati: al naturale disagio che la nuova procedura comporta si può unire la cattiva educazione di alcuni utenti. Per amor del cielo…tutto legittimo.Altrettanto legittimo però è porsi delle domande”.
“Nel frattempo che le calotte sono state tolte il dubbio che viene è: quindi come sarà misurato il rifiuto che gettiamo nel cassonetto? Dopo averle tolte saranno rimesse? Leggiamo di un avvenieristico regolamento dei rifiuti, di telecamere, di ispettori ecologici, forse idee chiare fin dalla partenza di un progetto sarebbero la soluzione più semplice. Esiste un progetto che porti efficienza ed efficacia nella gestione dei rifiuti ? Normale che l’elettronica di apertura fra noi e un comune vicino sia diversa? Esiste un progetto complessivo ? E poi, l’elettronica ed i relativi sensori sono certificati da un ente accreditato? Possibile sentire parlare solo in ottica comunale con un gestore che serve tre province ? Ed ancora, chi paga alla fine dei giochi tutte queste “prove tecniche di trasmissione “? Se a questo aggiungiamo l’annosa questione del disagio derivante dalla Discarica e dal prossimo aumento delle tariffe Tari (in votazione nella sessione del consiglio comunale di domani) i dubbi aumentano di certo”.
“Riflessione per il PD sangiovannese: Prendiamo sicuramente atto che ora stiamo ritornando di fatto sulla soluzione proposta da Viligiardi e nessuno ci parli per favore di discontinuità. Nel frattempo si sono persi anni, soldi e forse tessere nei cassetti dei sangiovannesi”.
