Dopo la presa di posizione del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini che qualche giorno fa ha denunciato “una grave criticità nell’attività di impianto di pacemaker alla Gruccia”, ha spiegato che si tratta di “un problema inqualificabile causato da strumenti vetusti che spesso si bloccano durante le procedure e che risulterebbero non idonei a svolgere in sicurezza le attività legate alla Cardiologia, un tempo un fiore all’occhiello del nostro presidio” ed di aver scritto una lettera al direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso oggi replica annunciando l’arrivo, già programmato, di due angiografi.
“L’arrivo di un nuovo strumento, sulla base dell’ordinazione fatta, è previsto entro un mese. Nel frattempo, e cioè in un paio di settimane, la ditta ci fornirà uno strumento che potremo utilizzare nell’attesa. Nell’immediato un angiografo del San Donato è stato provvisoriamente spostato alla Gruccia. Inoltre sono stati già reperiti i finanziamenti necessari per l’acquisto di un ulteriore angiografo. In questo modo – a regime – avremo presto due nuovi angiografi per l’ospedale del Valdarno”.
Il Direttore generale della Asl Tse, Antonio D’Urso, riassume il senso delle decisioni assunte dall’azienda per la Gruccia: “il tema dell’ammodernamento tecnologico è tra le priorità e non interessa, ovviamente, solo il Valdarno ma l’intera rete ospedaliera aretina e toscana. La nostra strategia si articola su tre elementi: le strutture, le dotazioni tecnologie e le risorse umane. Sia negli ospedali che sui territori. Stiamo agendo nei tempi più brevi possibili e vogliamo agire d’intesa e in accordo con i Sindaci e quindi con le Conferenze di zona. Il periodo che abbiamo alle spalle è stato oggettivamente molto difficile. E, tra l’altro, non si è ancora concluso. Adesso siamo impegnati in un grande sforzo che riteniamo debba vedere solidali i Comuni, l’Asl e la Regione”