Era settembre 2013 quando Valdarnopost alzò l’attenzione su una pratica del mondo sanitario non esattamente al passo con i tempi: i referti degli esami, in caso di consulto a Siena, venivano trasportati con un corriere o un’ambulanza. Oggi entra in funzione il sistema per la trasmissione di dati in rete
Da oggi non sarà più necessario far venire un corriere (o un'ambulanza) per richiedere a Siena, ad esempio, un consulto sul referto di un esame specialistico effettuato ad Arezzo, o in Valdarno. Finalmente è entrato in funzione, infatti, il teleconsulto neuroradiologico: che sarà utilizzato in particolare per casi di trauma cranio-vertebrale, ictus, ipertensione endocranica, infezioni del sistema nervoso centrale, stato epilettico.
Sembra una banalità, ma in realtà fino a ieri non era così. Il consulto, infatti, viaggiava su ruote: quelle di un'auto, di un corriere, persino di un'ambulanza. Centinaia di chilometri percorsi nei tempi di internet, quando viaggiano on line dati e informazioni di ogni genere, sembravano un'assurdità fuori dal mondo.
Valdarnopost ne parlò a settembre del 2013, quando il blogger Gian Luca Benci raccontò quello che era accaduto nel caso di sua nonna. E si sollevò un vero e proprio caso: il dottor Massimo Gialli, direttore dell'Ospedale del Valdarno, confermò che il sistema del teleconsulto non era ancora attivo fra la Asl di Arezzo e quella di Siena. E Stefano Mugnai, consigliere regionale del Pdl e vicepresidente della Commissione sanità, spiegò che era addirittura dal 2011 che il sistema era stato acquistato e installato, ma mai entrato in funzione.
Ora, con i tempi purtroppo caratteristici delle burocrazie, finalmente la svolta. "Ogni anno – si legge nella nota della Asl8 – ci sono in media 250-300 casi per i quali occorre un consulto dell’unità operativa di Neuroradiologia e Interventistica delle Scotte di Siena. Quando un paziente con quelle patologie arriva in un ospedale della nostra provincia o viene preso in carico dal sistema di emergenza urgenza, si procede ad una prima diagnosi clinica per poi passare a quella strumentale. Secondo una serie di valutazioni scientifiche e cliniche, i sanitari possono decidere di inviare il paziente direttamente alle Scotte, oppure di sottoporlo ad esame diagnostico: tac o risonanza magnetica o pet".
"A questo punto del percorso si può rendere necessaria una consulenza che può essere richiesta dai vari specialisti delle aziende sanitarie per valutare l’opportunità di un suo trasferimento verso un centro specializzato. Fino ad ora da uno degli nostri ospedali partiva una ambulanza o una automedica di servizio con le immagini per la consulenza. Altre volte partivano insieme immagini e paziente. E spesso il paziente, dopo la consulenza, tornava indietro", racconta la stessa Azienda sanitaria.
"Da qualche giorno tutto questo è cambiato. Lo sviluppo delle attrezzature tecnologiche e dei sistemi informativi in dotazione alle Aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione Toscana rendono oggi possibile la Teletrasmissione (Teleradiologia), cioè la trasmissione a distanza di immagini radiologiche per scopi di consulto o di diagnosi. Una procedura in grado di garantire risposte adeguate e tempestive, sopratutto in particolari situazioni di urgenza".