18, Aprile, 2024

Case popolari: “Per un’altra San Giovanni” chiede controlli sugli aggiudicatari. Audizione in commissione

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Il capogruppo della Lista civica, Lorenzo Martellini, ha richiesto l’audizione del consiglio di amministrazione di Arezzo Casa spa per sapere come viene gestito e assegnato il patrimonio comunale. Il 4 febbraio sarà ascoltato in audizione pubblica in prima e terza commissione Gilberto Dindalini

Case popolari: la Lista civica Per un'altra San Giovanni, più volte intervenuto sull'argomento, chiede un cambiamento nella gestione e nei controlli. Il 4 febbraio audizione in commissione di Arezzo Casa spa della quale il comune di San Giovanni detiene l'8% del capitale sociale.

Il capogruppo Lorenzo Martellini, in previsione della prossima indizione del nuovo bando di assegnazione degli alloggi E.R.P., aveva richiesto al neo presidente della I° commissione consiliare di controllo, Andrea Focardi (M5S), l’audizione del consiglio di amministrazione di Arezzo Casa per sapere come viene gestito e assegnato questo importante patrimonio comunale. Il prossimo 4 febbraio alle 18.00 verrà ascoltato in audizione pubblica in 1° e 3° commissione in seduta congiunta il presidente di Arezzo Casa Gilberto Dindalini".

"Proprio per l’importanza economica e sociale, l’assegnazione degli alloggi pubblici a San Giovanni – dichiara il gruppo Per un'altra San Giovanni – ha rappresentato per tutte le amministrazioni di sinistra una “fucina” di potere e di controllo del consenso politico sempre in un contesto di dubbia trasparenza e scarsi controlli sugli aggiudicatari degli alloggi in particolare sull’effettivo possesso e mantenimento dei requisiti economici richiesti dai bandi di assegnazione".

La Lista civica auspica controlli sulle assegn azioni delle abitazioni:

"Seppur limitati dalla normativa regionale di riferimento, crediamo che questa amministrazione abbia il dovere politico ed etico, in un contesto di grande crisi sociale ed economica, di verificare con tutti gli strumenti a propria disposizione che gli assegnatari degli alloggi ne abbiano veramente diritto. Infatti, anche negli ultimi bandi, abbiamo visto molte famiglie sangiovannesi essere superate in graduatoria da nuclei familiari stranieri appena arrivati nel nostro territorio".

"Inoltre, alla luce della recente L.R. 41/2015 che ha modificato l’ormai ventennale legge quadro n.96/1996, chiediamo di verificare la fattibilità di introdurre nel nuovo bando la cosiddetta residenzialità premiale. Oggi la legge regionale prevede come criterio di accesso al bando una residenzialità quinquennale ma ciò non basta. Una volta superato il primo sbarramento per la redazione della graduatoria, occorre prevedere l’ulteriore criterio dell’attribuzione di un punteggio maggiore relativamente agli anni di anzianità di residenza".

"Altro problema è la situazione di disagio che molti cittadini sangiovannesi stanno segnalando nelle zone prossime ai nuclei abitativi di edilizia residenziale pubblica, in particolar modo in quello di Ponte alle Forche. L’amministrazione ha il dovere da un lato di far rispettare i regolamenti e garantire la sicurezza dei nostri concittadini e dall’altro evitare la “ghettizzazione” dei quartieri di E.R.P. e rendere chi vi abita dei “sorvegliati speciali” acuendo ancor più le differenze".

 

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