27, Aprile, 2024

Casa Amica a San Giustino: il progetto di coabitazione per ragazzi disabili

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Un progetto di ‘co-hausing’ attivato da Asl, Conferenza dei Sindaci e cooperativa Koinè: un residence sociale con mini appartamenti e spazi comuni in materia di Vita Indipendente e inclusione nella società di persone con disabilità

Inaugurazione ufficiale per Casa Amica a San Giustino e per “Vita indipendente”, il progetto di coabitazione attivato nei mesi scorsi nella struttura grazie alla Asl Sud Est zona Valdarno, alla Conferenza dei Sindaci e alla cooperativa Koinè attraverso un protocollo d’intesa tra la Regione Toscana e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Un residence sociale con mini appartamenti al primo piano che ospitano attualmente sette persone con disabilità, mentre al piano terra la cucina, i saloni per le attività comuni, per socializzare, guardare la televisione e giocare. Il secondo piano, speculare al primo, sarà indirizzato a ospitare indicativamente da gennaio anziani fragili e non autosufficienti.

 

 

“La condivisione di spazi comuni e insieme la possibilità di avere a disposizione anche spazi privati, con l’ausilio di operatori, è stata formula vincente per questa progettazione” – ha commentato la dottoressa Lorella Scirghi, responsabile dell’Unità Funzionale Alta Integrazione della Zona Valdarno della Asl – “Sicuramente la qualità della vita dei ragazzi che intraprendono questi percorsi è superiore”.

Il progetto di 'co-hausing' è finalizzato all'attivazione e implementazione delle proposta progettuale della Regione Toscana in materia di Vita Indipendente e inclusione nella società di persone con disabilità.

 

 

“Dal nostro punto di vista è un’esperienza e una pratica concreta di innovazione sociale, una dimostrazione che la coabitazione è praticabile e rappresenta una strategica scelta per il futuro”, le parole di Stefano Frasi, responsabile Innovazione della Koinè. Soddisfazione era stata espressa nei mesi scorsi anche dal sindaco di Loro Ciuffenna Moreno Botti, che aveva sottolineato che “con questo progetto la struttura torna allo scopo per il quale era nata: dare una risposta ai bisogni sociali”.

I ragazzi che vivono a San Giustino seguono un percorso di inserimento lavorativo socio-assistenziale e  occupazionale, svincolati dalla famiglia di origine, che presentano la necessità di realizzare una propria vita indipendente a Casa Amica con la presenza di educatori durante il giorno e un assistente domiciliare anche nelle ore notturne.

 

 

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