Visita all’interno del pregevole edificio montevarchino, tra affreschi recuperati e risanamento strutturale, aperto alla cittadinanza il prossimo 23 Dicembre.
Dirittura di arrivo per il recupero definitivo del Palazzo del Podestà di Montevarchi: l’importante edificio cittadino, al centro di un’opera di risanamento e ristrutturazione durata circa 10 anni, sarà aperto alla cittadinanza per una prima visita il prossimo 23 Dicembre.
L’edificio si estende al suo interno per 1400 metri quadri di superficie, attraverso cinque vani principali che lo caratterizzano, tre dei quali destinati ad uso polivalente.
Nella Sala degli Stemmi -all’ingresso del Palazzo- sono stati ritrovati circa 8 nuovi stemmi gentilizi affrescati nascosti da tre differenti strati di imbiancatura, e sono stati accuratamente ripuliti. La possibilità che potessero essere presenti delle tinteggiature nascoste, era deducibile considerando la tipologia storica dell’edificio; per questo sono stati operati appositi passaggi, attraverso i quali è stato possibile far riaffiorare gli antichi affreschi, e restaurarli riponendoli in evidenza attraverso un passaggio di consolidamento alla parete strutturale, senza né alterazioni né modifiche.
L’Antico Salone, che sorge in uno spazio che era di proprietà della Collegiata e della Confraternita del Sacro Latte, è stato acquistato in occasione dei lavori. L’aggiunta di questa sala alla struttura del Palazzo Del Podestà, rappresenta un nuovo ed inedito spazio potenzialmente utilizzabile per mostre temporanee o eventi, come le restanti altre due sale polivalenti previste: la Sala del Podestà (all’interno della quale sono presenti pregevoli affreschi semplicemente ripuliti, perché ben conservati) e la Sala della Loggia (precedentemente non accessibile secondo la vecchia conformazione del Palazzo).
All’interno della Sala del Consiglio invece, gli affreschi sono stati restaurati completamente. È stato totalmente recuperato (e reso accessibile) il pregevole balcone interno, dal quale sarà possibile osservare dall’alto le attività del futuro Consiglio Comunale riunito, e che offre un punto di vista più ravvicinato delle tinteggiature che impreziosiscono il soffitto della sala.
Per quanto riguarda gli affreschi recuperati nella Sala degli Stemmi, si parla di un’epoca di realizzazione intorno all’800, come per quelli presenti nella Sala del Podestà; gli affreschi visibili invece nella Sala del Consiglio risalgono ad abbellimenti più recenti, probabilmente intorno al 1930.
Restaurata anche la “vetrina” sul Vicolo del Campanile che avrà funzionalità di presentazione della veste rinnovata del Palazzo stesso: la ritinteggiatura richiama volutamente quella presente all’esterno, nel vicolo.
Oltre alla restaurazione interna, la maggior parte del lavoro di recupero ha riguardato il risanamento strutturale di tutto il palazzo. Si è trattato principalmente di un miglioramento statico, con l’intenzione di consolidare la struttura attraverso volte rinforzate, rilegature e cerchiature in acciaio, rinforzamenti delle pareti in conformità con i regolamenti antisismici in vigore.
L’accessibilità al palazzo per i disabili è garantita per ognuno dei tre piani esistenti, anche attraverso un’unica ascensore che copre in altezza tutta la struttura.