24, Aprile, 2024

Serristori, la Asl: “Nessuna chiusura di Oncoematologia, anzi più spazi per visite e controlli”. Il Centro medico avanzato? “In elaborazione”

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“Non è in atto alcun progetto né di chiusura né di riduzione dell’oncoematologia né tantomeno di trasferimento altrove di personale specializzato in ematologia in servizio al Serristori”: così la Asl Toscana Centro replica all’ultimo intervento dei Cobas sulla questione dell’ospedale figlinese. “L’attività – aggiunge l’azienda – continuerà ad essere pienamente assicurata presso l’ospedale sia negli ambulatori che in Day Hospital e, anzi, dalle analisi è emersa una necessità parallela di incremento delle attività di oncologia medica, con una previsione di aumento di spazi dedicati a visite e controlli”.

“Proprio nelle scorse settimane – continua la nota della Asl Toscana Centro – sono state condivise le attività fino ad oggi effettuate puntando ad una valorizzazione di quanto viene da anni portato avanti con la partecipazione di un gruppo solido e formato professionalmente, con l’intenzione di evidenziare i punti di forza e condividere la metodologia adottata al Serristori anche con gli altri ospedali. Questa attività teorica e organizzativa non prevede spostamenti di personale, che rimarrà a svolgere le sue funzioni come in precedenza aveva fatto, ma una uniformità di procedure e modalità operative”.

Inoltre, spiega l’Azienda sanitaria, “è allo studio la proposta di una collaborazione con gli anestesisti già presenti in struttura ogni giorno e che con altre specialistiche portano avanti ambulatori come quello della terapia del dolore e con i quali si può prevedere un programma su pazienti selezionati e per sintomatologie specifiche. Le attività che prevedono la figura degli anestesisti sono state potenziate in ospedale con una presenza giornaliera e diffusa su più attività, compresa quella oncologica/oncoematologica qualora fosse utile e necessaria, in base alle necessità dei pazienti e su valutazione del medico che lo ha in carico”.

“Questo non esclude che pazienti più complessi in casi eccezionali possano essere ricoverati in altri ospedali, ad esempio sull’ospedale San Giovanni di Dio, sede principale della SOC di Oncoematologia aziendale. In merito ai pazienti fuori del Valdarno, la libera scelta del cittadino guida l’organizzazione aziendale che prevede una presa in carico dei pazienti della zona, come anche di utenti che ne possono fare richiesta secondo le indicazioni aziendali e regionali, in Oncologia e Oncoematologia come nelle altre branche e come peraltro ha previsto la recente riorganizzazione delle attività nel presidio Serristori”.

C’è poi la questione del Centro Medico Avanzato, che è destinato a sostituire il pronto soccorso chiuso da ottobre 2020. La Asl su questo punto tiene a puntualizzare che “si tratta di un nuovo modello di assistenza che può rispondere ai bisogni della cittadinanza: non un pronto soccorso per cui non ci sono i numeri, ma comunque un presidio con medici ed infermieri, aperto dodici ore al giorno per sette giorni a settimana e dove ci si può recare per patologie a bassa complessità o codici minori di bassa priorità. Nel caso invece che arrivassero al Serristori pazienti che necessitano di prestazioni di pronto soccorso, un’ambulanza li trasporterà a quello più vicino e comunque più pertinente in funzione della patologia acuta presentata dal paziente. Inoltre, il Centro Medico Avanzato che è in fase di elaborazione, ha il valore aggiunto della forte integrazione con i servizi e le specialità già presenti al Serristori e al Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri”.

“Nell’ultimo anno e mezzo – conclude la Asl – molte attività al Serristori sono state riorganizzate in percorsi specifici per le aree presenti in ospedale e che si inseriscono nell’ambito di attività già a regime: oltre all’oncologia e all’oncoematologia il trasfusionale, la dialisi, la fisioterapia, la cardiologia, la radiodiagnostica e tutta l’attività poliambulatoriale e di Day Service. Il Serristori svolge anche attività di odontostomatologia con ambulatorio dedicato alle prime visite e a interventi di conservativa, ad attività protesica oltre a valutazioni e attività chirurgica di base. Fra i 6 centri specializzati in Toscana per la cura e presa in carico dei pazienti con fibromialgia, c’è l’ospedale Serristori di Figline. Anche l’attività chirurgica è stata potenziata con un incremento notevole degli interventi e delle specialistiche presenti e delle attività, svolte in primis per la zona del Valdarno e anche per l’Azienda: Chirurgia Generale, Ortopedia, Ginecologia, Otorino, Oculistica e Pavimento Pelvico. Infine la collaborazione con il Calcit: per l’Azienda sanitaria rimane un punto solido verso cui è rinnovata la volontà di continuare a cooperare”. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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