20, Aprile, 2024

Il “pisciatoio delle anime”: San Giovanni tra prestigio e curiosità popolari

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Oltre alle sue prestigiose risorse storiche e culturali la città di San Giovanni conosce anche storie particolarmente curiose: una di queste è sicuramente quella del cosiddetto “Pisciatoio delle Anime”.

Fino alla prima metà del ‘900 a San Giovanni erano presenti molti orinatoi che all’epoca erano ritenuti fondamentali per l’igiene e il decoro della città. Grazie alla memoria dei più anziani cittadini Sangiovannesi se ne possono individuare diversi che si trovavano ad esempio in Via Garibaldi; in Piazza della Libertà, ricavato nelle antiche mura cittadine; e nel vicolo prospiciente via XX settembre. Inoltre in via Vittorio Veneto e in Piazza della Stazione esistevano due Vespasiani. In aggiunta a questi c’era l’orinatoio ubicato nel chiassino confinante con la Chiesa delle Anime e il Palazzaccio di Piazza Masaccio (nella foto sopra) la cui storia è particolarmente bizzarra.

Durante la costruzione di questo orinatoio, infatti, vennero utilizzati materiali provenienti dal vecchio cimitero demolito. Tra questi erano presenti frammenti di lapidi che vennero usati per la realizzazione di alcune parti dell’orinatoio. Probabilmente questa scelta fu dettata da ragioni economiche. Inizialmente la cosa rimase nascosta alla popolazione ma ben presto divenne un fatto risaputo, che scatenò quindi critiche e indignazione. Spesso, riportano le cronache dell’epoca, dagli abituali capannelli che stazionavano nei pressi del Palazzo d’Arnolfo provenivano commenti critici e ironici tanto che all’orinatoio venne appioppato il nome di Pisciatoio delle Anime; un po’ per la vicinanza con la chiesa, un po’ per la presenza delle lapidi: un buffo accostamento tra sacro e profano.

L’evidente indignazione da parte della cittadinanza costrinse gli amministratori comunali ad ordinare la rimozione delle lapidi dal pisciatoio che tuttavia conservò il suo nome. Secondo alcune fonti storiche la rimozione dei pisciatoi avvenne in occasione del rifacimento della rete fognaria avvenuta a San Giovanni negli anni sessanta. Uno di questi è invece ancora presente e si trova in Largo Vetrai, tra Via Roma e Piazza della libertà.

La storia del Pisciatoio delle Anime ispirò il poeta sangiovannese Pilade Guastini che con ironia scrisse una poesia dedicata al pisciatoio delle anime e ai suoi frequentatori. Esilarante è la chiusa del componimento che recita:

”Giacchè in tal sito immaginar non puoi
che al suol calpesti l’ultima memoria
e pisci addosso… a li mortacci tuoi.”

Da “Gli scherzi di Marzocco” – Pilade Guastini.

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