25, Aprile, 2024

Distretto rurale, a Terranuova una delegazione della Consulta regionale dei Distretti del Cibo Sardi

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Nella sala del consiglio di Terranuova si è tenuto l’incontro tra il Distretto rurale del Valdarno ed una delegazione della Consulta regionale dei Distretto dei cibi sardi. L’occasione l’ha offerta l’Assemblea della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo di cui il Distretto del Valdarno è socio fondatore. E’ stato anche il momento in cui parlare delle ripercussioni del caldo torrido e dell’assenza di pioggia sul territorio.

Dell’Assemblea di Distretto Valdarno fanno parte 11 Comuni (Bucine, Castelfranco Piandiscò, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Laterina, Figline e Incisa Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine Valdarno, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini), 21 aziende agricole e una rete d’impresa di 70 aziende; 7 aziende artigiane /di trasformazione; 5 cooperative e 5 associazioni. L’incontro è stato anche l’occasione per un confronto sulla possibile partecipazione al V° bando dei Contratti di Filiera emesso dal Ministero a favore dell’aggregazione delle imprese agricole su singoli temi di prodotto.

“Accogliamo una delegazione dei Distretti rurali della Sardegna in vista dell’Assemblea della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo in programma a Firenze. Un’occasione di condivisione, di arricchimento e dialogo proficuo – così l’assessora Caterina Barbuti interviene sulla presenza a Terranuova della Consulta regionale dei Distretti del Cibo Sardi – L’attività del Distretto Rurale del Valdarno Superiore ha anche contribuito alla nascita della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo che ha come scopo la promozione della collaborazione tra imprese dei diversi territori e la capacità di dialogare a livello ministeriale, per promuovere le necessità delle aziende e di altri portatori di interesse, come associazioni e istituzioni locali”.

“L’incontro con il Distretto rurale del Valdarno – ha detto Michele Ruiu, Presidente del Distretto Rurale Ogliastra e membro della Consulta regionale dei Distretti del Cibo Sardi – nasce da una affinità tra le nostre realtà produttive e da un legame che passa attraverso un’agricoltura di piccoli produttori che offrono cibo di qualità. Insieme possiamo costruire dei rapporti consolidati per mettere a sistema le attività produttive con quelle agroalimentari, in un’ottica di turismo esperenziale e rispettoso dei territori”.

Con il progetto GAIA’S il Distretto Rurale del Valdarno Superiore è risultato secondo a livello nazionale nella graduatoria dei distretti finanziati da Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. “E questo – ha concluso l’assessora Barbuti – ci fa capire quanto sia le aziende che il tessuto associativo e cooperativo che fa parte del Distretto rurale abbiamo presentato proposte all’avanguardia su tematiche che connettono l’agricoltura ai territori”.

Sui problemi legati al territorio ed all’assenza di piogge è intervenuto Fabio Fabbri del coordinamento Distretto rurale Valdarno e vice presidente della Consulta nazionale dei Distretti del cibo. ” La nostra agricoltura rappresenta un’eccellenza ma oggi è condizionata dalla mancanza di precipitazioni. La provincia di Arezzo è forse una delle più fortunate. Ma se non si ha acqua siamo fortemente condizionati alla stagione. Pensare di arrivare a queste temperature alla fine di agosto non è facile. La produzione di ulivo sarà quasi azzerata. Per la vite: chi ha acqua riuscirà a fare prodotti di qualità, chi non ce l’ha avrà un prodotto scadente”.

 

 

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