20, Aprile, 2024

Le Liste civiche presentano il nuovo segretario e annunciano ancora battaglia contro l’ampliamento della discarica

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Cambio al vertice di SangiovanniLab: si dimette Francesco Carbini, subentra Cristina Ermini. Presentate le richieste per Podere Rota, annunciate iniziative

La nuova segreteria politica, l'avvicendamento alla carica di presidente di SangiovanniLab, tra Francesco Carbini e Cristina Ermini, e la posizione nei confronti dell'ampliamento della discarica di Podere Rota richiesto alla Regione da Valdarno ambiente: sono stati questi i temi della conferenza stampa indetta dal gruppo consiliare Liste civiche sangiovannesi.

Il nuovo segretario Antonio Vannini ha delineato i punti principali della posizione del gruppo verso l'ampliamento di 800mila metricubi. "Fu già grave la scelta di quell’ampliamento, oggi però abbiamo l’ulteriore aggravante: siamo prossimi infatti al 2021 data in cui i piani regionali di conferimento prevedevano la chiusura definitiva di Podere Rota e l’avvio del percorso di bonifica dell’impianto. La nostra posizione non cambia. Chiediamo l’immediato stop all’ampliamento e la conferma della chiusura al 2021 senza se e senza ma. Siamo oggi, come in passato, saldamente dalla parte dei Cittadini e del comitato Vittime di Podere Rota". 

Il gruppo ribadisce le richieste, chiusura della discarica nel 2021, immediata bonifica e "varo di una legge regionale ad hoc che consenta un sostanzioso ristoro economico per la città di San Giovanni Valdarno che più di tutte in Valdarno ha subito i disagi di questo impianto". Vannini, poi, esprime soddisfazione per la presa di posizione del sindaco di San Gioivanni Valentina Vadi, "riteniamo sia una battaglia da portare avanti senza bandiere o distinzioni", ma "ci saremmo aspettati almeno due cose dal nostro Sindaco: la richiesta di dimissioni del Presidente della Conferenza dei sindaci Sergio Chienni, viste le dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa da tanti primi cittadini del Valdarno sembra non godere più della loro fiducia, e la convocazione urgente del Consiglio comunale straordinario, da tenersi in presenza ed in un ambiente che possa accogliere quanti più cittadini possibile in ottemperanza alle disposizioni anti-Covid. Ed in quella sede siano chiamati a partecipare per un confronto sia il Presidente della Regione Toscana Giani sia l’Assessore che avrà con delega all’ambiente".

Infine Vannini annuncia: "Siamo pronti a procedere in maniera unitaria ma se non arriveranno indicazioni dal Sindaco saremo noi promotori di una immediata raccolta firme con la richiesta del Consiglio Comunale Straordinario. Saremo inoltre pronti, se il provvedimento non sarà ritirato, e quando le norme anti Covid lo consentiranno, a farci promotori di un invito alla popolazione ed alle istituzioni per una nuova ed imponente mobilitazione popolare".

 

Dopo il segretario ha preso la parola Catia Naldini, capogruppo delle Liste civiche sangiovannesi, che ha ribadito la volontà di lottare contro l'ampliamento: "Non accettiamo nessun ampliamento della discarica e nemmeno nessuna deroga. Non è scritto in nessun piano né regionale nè provinciale che la discarica di Podere Rota  dovrà essere ampliata ma improvvisamente nasce una nuova società che  nel nome dell'ambiente scavalca gli organismi pubblici preposti alla pianificazione degli impianti e senza nessun atto, nemmeno d'indirizzo presentato in ATO Rifiuti Toscana Sud, bypassa tutte le pianificazioni esistenti e si 'permette' di presentare in Regione per la VIA un progetto di ampliamento  definito 'necessario' per un volume di 800.000 metri cubi, per accogliere ancora una volta i rifiuti di tutti, compreso gli speciali industriali".

"Non è ammissibile che si agisca così, anche solo per rispetto delle amministrazioni comunali e della stessa assemblea di ATO, che hanno votato un atto di indirizzo per la chiusura della discarica entro il 2021, oltre che per i cittadini valdarnesi, che hanno dato abbondantemente il loro contributo per risolvere i problemi impiantistici di altre zone, contributo ultraventennale di danni alla propria salute ed all'ambiente circostante. Certo è che la politica ha fallito, non ha trovato soluzioni alternative al conferimento in discarica dei rifiuti, non ha trovato un sito alternativo a Podere Rota e ha ridotto il Valdarno ad una  pattumiera".

 

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