28, Marzo, 2024

Se ti chiedono di me. Storie di donne e ragazze: l’evento terranuovese per celebrare il 25 novembre

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Terranuova propone un evento fatto di storie, musica e condivisione: “Se ti chiedono di me. Storie di donne e ragazze” . L’evento si svolegerà il 25 novembre presso Le Fornaci a partire dalle 19: nella sala della biblioteca alcune donne si racconteranno in prima persona, a seguire è previsto un aperitivo e alle 21 una conferenza spettacolo all’auditorium Le Fornaci.

L’amministrazione comunale ricorda alcuni dati riguardo i femminicidi:”Nei primi sei mesi del 2022 sono state 61 le donne vittime di omicidi volontari. Di queste, il 34% (pari a 21 donne) sono definibili femminicidi intesi, secondo la convenzione di Instanbul, come omicidi in cui le vittime sono donne uccise in quanto donne, perché hanno messo in discussione il loro ruolo nella società o in famiglia. Il 38% delle vittime aveva figli piccoli. Mentre, per quanto riguarda l’autore del reato, si tratta del marito o del convivente nel 56% dei casi, del figlio o del genitore (19%), dell’ex marito (13%), del fidanzato o dell’ex compagno (12%)”.

L’assessora alle pari opportunità Caterina Barbuti: “Ascoltare e conoscere le storie di chi è vittima di violenza. Ogni azione di sensibilizzazione parte da qui e venerdì ci troveremo alla panchina rossa di fronte alla biblioteca Le Fornaci, luogo simbolo per ricordare i femminicidi. Successivamente ci sposteremo nella sala della biblioteca Le Fornaci per ascoltare le storie delle donne, la loro forza di fronte alla violenza, le testimonianze di vita vissuta, scaturite dalla sinergia tra musicisti e gruppi spontanei di donne che collaborano da tempo alle nostre proposte culturali”. Conclude Barbuti: “Quello della violenza contro le donne è una piaga sociale drammatica e preoccupante ciascuno di noi deve impegnarsi a combatterla con la cultura, la prevenzione e la sensibilizzazione”.

 

Articoli correlati