28, Marzo, 2024

Chiesa di San Niccolò a Ganghereto: presto le opere di Agnolo di Polo torneranno, restaurate, al loro posto

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il gruppo di terracotta composto da tre altorilievi raffiguranti la Madonna con Bambino tra i Santi Nicola di Bari e Pietro, verrà presto ricollocato nella sua sede originaria ovverosia la nicchia dietro l’altare maggiore della chiesa di San Niccolò a Ganghereto di Terranuova. L’opera risale al periodo che va dalla fine del ‘400 ad inizio ‘500 ed è attribuita ad Agnolo di Polo plastificatore del Rinascimento fiorentino formatosi alla scuola del Verrocchio e poi diventato collaboratore  di Giovanni della Robbia. Il restauro, iniziato nel 2017, resosi necessario per lo stato di degrado in cui versava a causa, in maniera particolare, dell’umidità di risalita del muro esterno della chiesa che aveva provocato lo sfaldamento della malta usata per il fissaggio alla parete e provocato il distacco di San Pietro, è in pratica terminato.

Il restauro è stato possibile grazie alle associazioni “Salviamo Ganghereto” e “Pro artibus ed alla loro artefice Paola Francioni ed ai contributi dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, del Comune di Terranuova, della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dei privati cittadini tramite l’acquisto di gadget e della Madonnina in argento opera della pittrice Maria Letizia Scarpelli realizzata dall’orafo Pierluigi Landini. L’opera è stata svolta da grandi professionisti del settore: Stefania Bracci, Fabrizio Bandini, Philip Kron Morelli, Francesca Rossi e Chiara Fornari. Un lavoro lungo, certosino e competente che ha ridato nuova vita all’opera.

Nel 2019 fu presentato il restauro terminato della statua di San Pietro, poi la pandemia ed il lockdown bloccò tutto fino al giugno 2020 quando le operazioni nella chiesa di San Niccolò a Ganghereto ripresero. Adesso il lavoro sta per terminare e le opere per essere di nuovo collocate nella loro nicchia.

Dopo questa importantissima operazione di restauro nel futuro potrebbe esserci anche quella di far tornare al suo antico splendore la Pietà collocata all’interno della Pieve di Santa Maria Bambina.

Intanto Laura Speranza, direttore del settore materiali ceramici dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, ricorda tutto il percorso che ha permesso di far nuovamente risplendere il gruppo di terracotta di Agnolo di Polo.

Per il restauro ha espresso soddisfazione l’assessore del Comune di Terranuova Caterina Barbuti.

Hanno dato il proprio contributo anche gli studenti della scuola edile di Arezzo. Per loro una grande opportunità. Andrea Bigazzi, direttore della scuola: “Per i ragazzi è stata un’esperienza eccezionale”.

Non poteva che essere contento Don Enrico Gilardoni, parroco di Terranuova, per il restauro della gruppo di terracotta della chiesa di San Niccolò a Ganghereto. Un’opera che, con tutti i suoi più profondi significati, religiosi, artistici e storici, torna finalmente a splendere per l’intera comunità.

Adesso, dopo i lavori per la Madonna con Bambino tra i Santi Nicola di Bari e Pietro, Paola Francioni con le associazioni “Salviamo Ganghereto” e “Pro Artibus” pensa anche a restaurare la Pietà che l’usura del tempo ha deteriorato. Un’opera che per alcuni è da attribuire sempre ad Agnolo di Polo. Per realizzare anche questo importante progetto occorrerebbero contributi da parte per esempio di Istituzioni o aziende. Il restauro restituirebbe alla comunità di Terranuova un altro pezzo della propria storia, delle proprie radici, del proprio patrimonio artistico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati