ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02504

Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 117 del 13/11/2013

Firmatari

Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/11/2013

Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
ARTINI MASSIMOMOVIMENTO 5 STELLE13/11/2013
BALDASSARRE MARCOMOVIMENTO 5 STELLE13/11/2013
BONAFEDE ALFONSOMOVIMENTO 5 STELLE13/11/2013
GAGNARLI CHIARAMOVIMENTO 5 STELLE13/11/2013
Destinatari

Ministero destinatario:

  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/11/2013

Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02504
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BONAFEDE e GAGNARLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni, dal 2009 al 2013, il servizio ferroviario alta velocità è cresciuto notevolmente specialmente sulla linea cosiddetta «direttissima», Roma-Firenze, con i FrecciaRossa e i FrecciaArgento di Trenitalia e più di recente con gli Italo di Ntv, a regime con 25 coppie dal 30 marzo 2013;
la linea direttissima, sulla tratta Firenze-Figline Valdarno, prevede anche le tracce e il passaggio quotidiano di alcune decine di treni regionali veloci che si riferiscono alle linee Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma e Firenze-Arezzo-Terontola-Foligno. Tali treni regionali sono utilizzati ogni giorno da oltre 10.000 pendolari, provenienti in particolare dal Valdarno fiorentino e aretino, da Arezzo e Valdichiana;
con l'aumento progressivo negli anni dei treni ad alta velocità è parimenti aumentata anche le criticità dei treni regionali nell'uso della linea direttissima, perché sono continue le interferenze, specialmente nelle ore di punta – fascia pendolare – con i treni AV, a cui RFI dà sempre la precedenza sui treni regionali, che sono costretti a sostare per 5-15 minuti ogni volta (in base al numero di Frecce e Italo in transito) prima di entrare nella direttissima, al bivio Valdarno Nord in andata e al bivio di Firenze Rovezzano al ritorno. Le frequenti interferenze causano conseguentemente ritardi ai treni regionali (ritardi poi recuperati nelle tratte successive per tempi di percorrenza ampi) e quindi alle migliaia di pendolari che li usano, sia per recarsi la mattina al lavoro o allo studio a Firenze che per ritornare il pomeriggio al proprio domicilio nel Valdarno o ad Arezzo;
negli ultimi mesi c’è stato un salto di qualità con la sistematica espulsione dei treni regionali dalla linea direttissima, per permettere ai treni AV di avere la linea completamente libera e quindi recuperare in velocità eventuali ritardi. RFI procede così al dirottamento dei treni regionali sulla linea lenta aretina, per la stazione di Pontassieve e Valdarno, con conseguente allungamento della linea e ulteriore aumento dei tempi di percorrenza e dei ritardi per i pendolari;
nel maggio 2012 la regione Toscana aveva aperto un tavolo di confronto con i vertici di RFI, responsabile della circolazione ferroviaria, tua le risposte, che dovevano arrivare in breve tempo, ancora non ci sono state, a distanza di oltre un anno e mezzo. La regione non può applicare sanzioni a RFI e non può neanche prendere iniziative tecniche, perché non esiste alcun contratto fra le parti;
la sottoscrizione dell'atto «integrazione all'intesa quadro fra Governo e Regione Toscana sulle infrastrutture del 17 giugno 2011», prevede tra l'altro uno studio di fattibilità, da parte di RFI, sulla linea Firenze-Roma, nella tratta Firenze Rovezzano-Figline Valdarno, con il finanziamento di 1 milione di euro, per verificare l'incremento delle capacità ferroviarie della tratta e del mantenimento dei treni regionali esistenti;
l'accordo per l'aggiornamento delle opere relative al nodo ferroviario AV di Firenze del 3 agosto 2011, sottoscritto da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, RFI, regione Toscana, provincia e comune di Firenze, prevede all'articolo 5, «Modello di esercizio ed adeguamenti infrastrutturali del nodo ferroviario fiorentino», che «R.F.I. s.p.a. s'impegna, inoltre, a procedere, entro due anni dalla sottoscrizione del presente Accordo, ad una sperimentazione in esercizio di un sistema di distanziamento “a sezioni ridotte” che interessi la tratta “Rovezzano Campo di Marte” e precisa che “in particolare dovrà essere garantito il mantenimento dell'attuale offerta di servizi regionali in transito sulle tratte DD/AV fra Rovezzano e Valdarno Nord». Inoltre, si indica che «al fine di consentire il mantenimento sulla tratta Firenze-Figline Valdarno degli attuali servizi, sia in termini di quantità che qualità (instradamento, tempi di percorrenza), anche a seguito dell'entrata a regime del sistema complessivo dell'AV/AC si rende necessario studiare i possibili interventi per incrementare la capacità di tale tratta, valutando anche la possibilità di utilizzare treni regionali in grado di raggiungere velocità di 200 chilometri ora»;
di recente l'amministratore delegato di Ferrovie Moretti ha annunciato il nuovo velocissimo Frecciarossa1000 che entro il 2014 dovrebbe andare sulla Roma-Milano, riducendo gli attuali tempi di percorrenza. Ma attualmente la rete AV italiana non permette velocità di crociera commerciali superiori ai 300 chilometri orari e la Firenze-Roma è stata concepita fin dall'inizio per i 250 chilometri orari: potrebbe essere convertita ai 300 solo parzialmente e solo a prezzo di investimenti significativi, che attualmente non sarebbero previsti;
è sempre più crescente la protesta e la preoccupazione delle migliaia di pendolari del Valdarno per il futuro dei treni regionali interessati all'uso della direttissima, treni che rischiano di essere destinati a finire sempre più, o addirittura definitivamente, sulla linea lenta aretina –:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere, anche nei confronti di RFI, per garantire la riduzione progressiva ed eliminazione delle interferenze dei treni alta velocità con i treni interregionali e regionali sulla linea direttissima, sulla tratta Firenze-Figline Valdarno, evitando ritardi sempre maggiori o le deviazioni sulla linea lenta aretina e confermando gli impegni previsti anche in recenti atti e accordi fra Governo, RFI e regione Toscana;
se da parte di RFI sia stato realizzato o sia intenzione di realizzare lo studio di fattibilità, previsto dall'integrazione all'intesa quadro fra Governo e regione Toscana sulle infrastrutture del 17 giugno 2011, sulla linea Firenze-Roma, nella tratta Firenze Rovezzano-Figline Valdarno, con il finanziamento di 1 milione di euro, per verificare l'incremento delle capacità ferroviarie della tratta e del mantenimento dei treni regionali esistenti;
se da parte di RFI ci sia la volontà di progettare e realizzare una velocizzazione della linea lenta aretina, nella tratta Firenze Rovezzano-Incisa Valdarno, e con quali eventuali risorse finanziarie;
se da parte di RFI sia in corso di sperimentazione in esercizio il sistema di distanziamento «a sezioni ridotte», che interessi la linea AV nella tratta fiorentina «Rovezzano Campo di Marte», e se siano già allo studio possibili interventi per incrementare la capacità di tale tratta, valutando anche la possibilità di utilizzare treni regionali in grado di raggiungere velocità di 200 chilometri ora, così come indicato nell'accordo per l'aggiornamento delle opere relative al nodo ferroviario AV di Firenze del 3 agosto 2011, sottoscritto da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, RFI, regione Toscana, provincia e comune di Firenze;
se in previsione dell'arrivo nel 2014 del nuovo Frecciarossa 1000 sia prevista la conversione ai 300 chilometri orari della linea AV Roma-Milano e, in caso affermativo, con quali tempi di intervento per le opere e i relativi costi di investimento. (4-02504)