19, Marzo, 2024

Visita in anteprima alla Casa del Petrarca, dove il poeta trascorse l’infanzia. A settembre l’inaugurazione dopo un lungo restauro

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Al Castello di Incisa la famiglia di Francesco Petrarca aveva una proprietà in cui lui visse alcuni anni, da bambino. Quell’edificio è pubblico: dopo anni di degrado e poi di lavori, da settembre riaprirà di nuovo. Lo abbiamo visitato in anteprima

Domina Incisa dall'alto, quel piccolo borgo medievale a vocazione rurale che viene ancora chiamato il Castello. Delle fortificazioni è rimasto in realtà solo un piccolo segno, un pezzetto di mura. Ma qui sorge un altro edificio di rilevanza culturale, di cui forse in molti non conoscono l'esistenza: è la Casa del Petrarca, quella che ospitò il poeta negli anni della sua infanzia. 

Francesco Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304 perché il padre, guelfo di parte bianca, come fu anche Dante, si trovava in esilio. Ben presto, però, la famiglia si trasferì a Incisa, nella casa di proprietà che possedeva la famiglia Pianigiani, a cui apparteneva la madre del Petrarca. Qui nacque il fratello di Francesco, Gherardo. E oggi, a testimonianza degli anni trascorsi qui dal poeta, resta su quella casa una lapide. 

L'edificio è ancora in piedi, praticamente intatto, anche se nel tempo ha subìto vari interventi. Una costruzione medievale in una località che in qualche modo è rimasta ancora ferma nel tempo. La casa del Petrarca, oggi di proprietà pubblica, era stata nel '900 sede di un piccolo museo e di una biblioteca, allmeno fino alla seconda guerra mondiale: poi l'abbandono e il degrado. 

Nei primi anni 2000 il comune di Incisa avviò finalmente i lavori di restauro dell'edificio, composto da più parti e distribuito su più piani. Lavori che non sono stati facili, per varie vicissitudini. Ci sono voluti oltre dieci anni perché tutti i lotti venissero terminati, e ora il risultato è a un passo dalla fine. A settembre l'edificio sarà riconsegnato alla comunità: e potrà accogliere mostre, esposizioni, e fare da punto di riferimento per le associazioni culturali del territorio. 

"Il recupero e il restauro – ci ha spiegato l'architetto De Vita, che ha seguito l'ultima tranche di lavori – sono stati eseguiti in modo da conservare al massimo i componenti originari. Anche le pareti interne hanno subìto pochissimi interventi, proprio per non snaturarle. Ogni intervento è stato curato cercando di tenere conto di questo aspetto storico, ma fornendo al tempo stesso all'ambiente ogni moderna tecnologia". 

Particolarmente suggestivi sono anche i percorsi antichi che conducono dal centro di Incisa fino al Castello. Di questi, uno in particolare è stato oggetto negli anni scorsi di un bel progetto di recupero: si tratta del camminamento che inizia con via Antica Porta da piazza della Repubblica, proseguendo lungo l’antica direttrice fino alla porta del Castello, in prossimità dell’Oratorio del Crocifisso, dove si trova il Museo di Arte Sacra.

Chi decide di percorrerlo, oggi, scopre non solo particolari angoli panoramici su Incisa e sulle colline circostanti, ma può leggere anche citazioni dal Canzoniere e da altre opere del Petrarca, scelte proprio perché il sentiero conduce, in pochi minuti di cammino, fino al Castello, poco sotto Casa Petrarca.


Ha collaborato Eugenio Bini

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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