20, Aprile, 2024

Violenza di genere, il punto sui dati nella Giornata Nazionale. Le donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza in Valdarno

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Sono 117 i femminicidi avvenuti nella nostra regione, nel periodo che va dal 2006 al 2019: a dirlo è il 12° Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, che contiene anche i dati sugli accessi ai Centri antiviolenza per i maltrattamenti. Due i punti di riferimento in Valdarno, che nel 2019 hanno accolto una trentina di donne

Nel periodo che va dal 2006 al 2019 in Toscana ci sono state 117 donne rimaste vittime di femminicidio, 5 delle quali nel 2019. È uno dei dati che emerge dalla lettura del XII Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, presentato dalla Regione in occasione della Giornata Nazionale contro la violenza di genere, che si celebra oggi 25 novembre.

Un fenomeno su cui c'è ancora molto da lavorare, quello della violenza di genere, anche dal punto di vista culturale. Per capirlo basta osservare non soltanto il numero dei femminicidi, ma anche i dati che riguardano i maltrattamenti e che portano le donne a rivolgersi ai Centri antiviolenza. Il Rapporto fornisce anche i dati relativi a questi accessi, suddivisi per aree e quindi è possibile farsi un'idea anche della diffusione del fenomeno in Valdarno. 

Sono due i Centri antiviolenza attivi in Valdarno e collegati al numero nazionale antiviolenza 1522: sono quello di Associazione Pronto Donna a San Giovanni, e quello dell'associazione Artemisia Onlus a Figline e Incisa. Nel 2019 sono state 27 le donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza di San Giovanni, mentre per quello di Figline e Incisa non è disponibile il dato disgregato, ma quello dell'intera area Fiorentina Sud Est (che comprende Valdarno fiorentino, Chianti, Val di Pesa) dove le donne prese in carico sono state in tutto 105

A livello regionale, le donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza nel 2019, in linea con le annualità precedenti, sono per il 72% italiane (per la maggior parte di età compresa tra i 30 e i 49 anni) mentre le straniere sono il 28%, anche questo dato molto stabile nel tempo, e mediamente più giovani e con titoli di studio più bassi rispetto alle italiane. 

Per le donne che si rivolgono ai Centri, la violenza nasce soprattutto all’interno delle relazioni affettive. Nel 55% dei casi l’autore della violenza è il coiniuge attuale o comunque il partner (convivente o meno); per il 26% circa si tratta di un ex (ex marito, ex partner) e nel 13% di un membro della famiglia di origine, padre, madre, figlio o altro parente. 

 

Il rapporto della Regione, infine, pubblica anche i dati relativi alle violenze sui minori, altra pagina drammatica e dolorosa, che contribuisce a delinare in maniera più evidente come sia grave in particolare il fenomeno dei maltrattamenti in famiglia. Nella zona distretto del Valdarno aretino sono stati 64 i bambini e ragazzi vittime di violenze nel 2019, mentre altri 50 hanno assistito a maltrattamenti. I dati sono in questi caso quelli emersi in base ai casi presi in carico dai servizi e segnalati all’Autorità Giudiziaria. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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