19, Aprile, 2024

Venerdì è sciopero generale: disagi in arrivo nei trasporti, ma anche nei settori della scuola e della sanità

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Lo sciopero indetto dalle sigle sindacali Cobas – Unicobas – Usb e altre, per l’intera giornata di venerdì 10 novembre. Ripercussioni possibili in diversi settori pubblici

Giornata di sciopero nazionale, quella di venerdì 10 novembre: l'hanno indetto le sigle sindacali Cobas – Unicobas – Usb – Usi e altre sigle minori, per "denunciare l'attacco indiscriminato che si sta attuando sul mondo del lavoro; contro Jobs Act e la precarizzazione dei contratti; contro le politiche di privatizzazione delle aziende pubbliche (sanità, trasporti, scuole ecc) e contro tutte le politiche che stanno limitando fortemente il diritto di sciopero", spiegano i sindacati. 

Per l'intera giornata sono attesi disagi in molti settori. 

Trasporti
Per quanto riguarda i treni regionali, lo sciopero inizierà alle 21 del 9 novembre e finirà alle 21 del 10 novembre; Trenitalia ha comunicato che quindi saranno garantiti i treni nelle fasce orarie essenziali (tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21). Durante l'arco della giornata, invece, sarà tutto stabilito in base all'effettiva partecipazione dei lavoratori. 

Scuola
Lo sciopero riguarda tutto il personale della scuola, docente e Ata, con contratto a tempo determinato e indeterminato. Difficile prevedere l'adesione, possibile dunque che la scuola non sia in grado di garantire la vigilanza sugli alunni o l'apertura stessa della scuola. 

Sanità
È possibile che possano verificarsi variazioni nel normale svolgimento delle attività ambulatoriali e dei servizi al pubblico, nelle strutture sanitarie, in relazione all’adesione dei dipendenti. La Asl sud est, in una nota, si scusa per gli eventuali disservizi, precisando che saranno comunque garantiti i servizi essenziali, di emergenza-urgenza.

Rifiuti
L’astensione collettiva dal lavoro è indetta per l’intera giornata e potranno pertanto verificarsi disagi alle attività svolte sul territorio. Il gestore Sei Toscana ha fatto sapere che saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi previsti dalla legge 146/90 e successive modifiche e dell’accordo nazionale di settore del 1 marzo 2001.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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