20, Aprile, 2024

Contro il bullismo, il Comprensivo di Bucine ottiene il certificato di eccellenza per il cortometraggio “Passaggi”

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Il video è stato il prodotto finale di un lungo progetto che ha coinvolto i ragazzi di una classe di seconda media per quasi un intero anno scolastico incentrato sulla tematica del bullismo e del cyberbullismo

Un importante riconoscimento per l'Istituto Comprensivo di Bucine: ottenuto in occasione della fiera Didacta, a Firenze, dove sono stati presentati numerosi progetti di eccellenza realizzati dalle scuole toscane di ogni ordine e grado. Si chiama "Passaggi", ed è il cortometraggio premiato che affronta la tematica del bullismo e del cyberbullismo.

Il video è solo il prodotto finale di un lungo progetto che ha coinvolto i ragazzi, alcuni insegnanti e persino il tribunale per i minorenni di Firenze. Del progetto, ne parla la professoressa Eleonora Zanolo, che da dicembre a giugno ha organizzato e seguito i ragazzi:

"È stato un percorso molto lungo, che ha impegnato i ragazzi per circa 200 ore – afferma la professoressa Zanolo – ci siamo appoggiati al progetto sulla legalità realizzato dal tribunale per i minori di Firenze: "Ciak… Un processo simulato per evitare un vero processo", in modo che gli alunni potessero affrontare l'argomento del bullismo con tutte le sue dinamiche.  Poche volte si parla di quali siano le conseguenze e di cosa accada successivamente ad un bullo, così abbiamo ospitato nelle nostre classi dei giudici onorari e togati che hanno parlato di legalità e, inoltre, ci hanno consegnato un copione per simulare un vero processo che i ragazzi hanno messo in scena in classe, ognuno con un ruolo specifico."

"Dopo questa esperienza abbiamo deciso di realizzare un video sul bullismo ed il cyber bullismo – prosegue Zanolo – dove abbiamo lavorato, principalmente, sulla psicologia della vittima: cosa provano le vittime? Perché vengono scelte certe persone piuttosto che altre? Perché si compiono determinati gesti rispetto ad altri? Abbiamo cercato di rispondere a tutte queste domande con quattro storie di quattro personaggi diversi ispirati alla realtà."

"Omofobia, disuguaglianze sociali, differenza di genere: ogni storia ha un epilogo diverso che fornisce una riflessione sugli effetti del bullismo – conclude la professoressa parlando del cortometraggio – abbiamo messo in scena lo stato delle vittime, le possibili soluzioni e anche le conseguenze irreversibili. Difatti, ogni storia finisce in maniera diversa: si va dall'intervento della scuola che si accorge di questo comportamento vessatorio, la classe che si rende conto di quanto sia orribile questo atto e fa fronte comune contro il bullo, l'amico della vittima che se ne accorge e chiede aiuto, fino a quello con un epilogo nefasto."

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