19, Aprile, 2024

Tre furti in dieci giorni, vetrine spaccate a suon di mazzate. Il titolare: “Così non si vive più”

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Mauro Parrucci è il titolare del Bar Rondine, lungo la provinciale 540 a Bucine. Dall’inizio di aprile ha già subìto tre colpi, l’ultimo sabato notte. “Sfondano le vetrate per entrare, ormai però non portano via nulla: io non ci lascio più nemmeno le sigarette. Ma abbiamo paura”

"Ogni volta che squilla il telefono e non siamo al bar, è il panico. Io e mia moglie ormai viviamo con l'incubo dell'allarme che scatta, e di un altro furto". A parlare è Mauro Parrucci, titolare del Bar Rondine, situato lungo la provinciale 540, accanto al distributore, a Bucine. 

Nell'arco di dieci giorni di furti ne ha subìti ben tre. Un record, in qualche modo. Il primo l'8 aprile scorso, poi un secondo colpo appena una settimana dopo, il 15, e infine l'ultimo colpo: la notte fra sabato scorso, 18 aprile, e domenica. 

"La prima volta hanno sfondato con la mazza il vetro dietro. Hanno rubato sigarette, ricariche telefoniche, tutto quello che c'era in cassa. Un danno di circa 4mila euro. E così ho preso l'abitudine di non lasciare più nulla nel bar", racconta Mauro. "La volta successiva, infatti, si sono avventati sulle slot machines. Che però svuoto regolarmente ogni giorno, e quindi non hanno portato via praticamente nulla". 

Il secondo colpo è stato ripreso dalle videocamere di sorveglianza del vicino distributore di carburanti. Si vedono sei persone, due a fare il palo e quattro invece all'opera, che sfondano il vetro davanti. E anche per il colpo di sabato notte forse qualche indizio c'è, nelle immagini delle videocamere. "Si intravede una macchina, ora porteremo le immagini ai carabinieri. In questi giorni, proprio perché esasperato, ho segnato le targhe delle auto che mi erano sembrate strane, sospette. Magari riusciamo così a individuare i responsabili". 

"Anche in questo caso hanno sfondato il vetro dietro, facendo un foro per forzare la serratura. Per nulla, però: ormai non lascio più niente nel bar, e quindi sono scappati a mani vuote. E pensare che vivo a due minuti da qui, appena scatta l'allarme parto subito. Ma sono troppo veloci, e non li ho mai trovati". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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