19, Aprile, 2024

Trasporti pubblici per gli studenti: dopo le sollecitazioni, la Città Metropolitana apre al confronto con gli Istituti

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Negli ultimi tre anni un gruppo di studenti valdarnesi, con in testa Aniello Squillante, hanno chiesto agli enti competenti di risolvere i problemi di sovraffollamento nelle corse degli autobus utilizzate per raggiungere le scuole superiori: ora qualcosa si muove

Dopo tre anni di lettere e segnalazioni, qualcosa si muove sul fronte del trasporto pubblico su gomma nelle corse dedicate agli studenti delle scuole superiori del Valdarno. Negli ultimi anni, infatti, un gruppo di studenti e genitori, guidati dall'iniziativa di Aniello Squillante, si sono rivolti prima al comune di Figline e Incisa, poi alla Città Metropolitana e infine anche al Difensore Civico, che ha letto con molta attenzione le loro proteste per autobus sovraffollati e disagi vari. 

Ora la Città Metropolitana spiega che, attraverso la Regione, si è aperto un confronto con la Provincia di Arezzo e con gli Istituti superiori, per avere un quadro più preciso di quanti sono gli utilizzatori del servizio, e quanti saranno da settembre 2019 i ragazzi iscritti nelle scuole del Valdarno. "Dopo tre anni, grazie anche all’intervento del Difensore civico, siamo riusciti a far contattare dalla Città Metropolitana gli istituti del Valdarno affinché per l’inizio delle attività didattiche del 2019 non si verifichino più i disagi che da  anni riguardano gli utenti", spiega Squillante. 

Sul tavolo resta la richiesta di aumentare i mezzi in servizio; inoltre, spiega ancora Aniello Squillante, "credo sia opportuno far sottoscrivere un patto tra la Città metropolitana di Firenze, la provincia di Arezzo e gli istituti del Valdarno, affinché a settembre gli studenti possano usufruire di un servizio più efficiente e sicuro. Ritengo indispensabile che all’interno del patto il coordinatore si assuma la responsabilità di verificare ogni mese la situazione del trasporto pubblico locale, così da monitorare la situazione". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati