24, Aprile, 2024

Tra le 32.000 tonnellate di rifiuti a Podere Rota e il disagio ambientale intervengono le opposizioni

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Da una parte la lista Cresce San Giovanni dall’altra Terranuova in Comune: entrambe chiedono risposte e concretezza. “Basta con il teatrino dei rifiuti”, afferma la lista civica terranuovese

Da una parte le 32.000 tonnellate che devono essere conferite nella discarica di Podere Rota, dall'altra i 300.000 euro per il disagio ambientale che il comune di Terranuova sinora ha corrisposto a quello di San Giovanni e che adesso hanno creato una querelle tra i due sindaci. Le liste Cresce San Giovanni e Terranuova in Comune, di nuovo, intervengono.

“Assistiamo increduli al teatrino sui rifiuti che desta molta preoccupazione per come una materia così delicata per il Valdarno venga trattata – afferma Terranuova in Comune – Da una parte la Regione che ‘giustifica’ il conferimento a Podere Rota di 32mila tonnellate di rifiuti, come un beneficio, per un territorio invece vessato da anni per la presenza di una discarica". 

"Si parla di beneficio in termini di tariffe, quando tutto ciò non è mai stato fatto. Il Comune di Terranuova ha sempre utilizzato le risorse del disagio ambientale per coprire le spese correnti e mai per provvedere alla realizzazione di opere, come metano, acquedotti o fognature, a vantaggio della popolazione residente nei pressi della discarica. Queste risorse e altri proventi non sono mai state utilizzati per abbassare le tariffe, né tantomeno il costo dei servizi: mensa, trasporto, asili nido".

"La Regione dovrebbe confrontarsi di più con il sindaco e la giunta di Terranuova poiché sostengono il contrario: in sede di assemblea Ato Toscana Sud, pur detenendo il 16% delle quote, il nostro Comune non si è pronunciato contro l’aumento delle tariffe proposto dal nuovo gestore Sei Toscana, come ha fatto il Comune di Arezzo, o quelli del Casentino".

Poi i rapporti tra San Giovanni e Terranuova: 

"Ci pare che sia finita anche la luna di miele tra San Giovanni e Terranuova. È bene fare chiarezza: quei 300mila euro che Terranuova deve dare al Comune di San Giovanni, in base ad una convenzione firmata tra i due Comuni, sono il frutto di un’operazione non conforme alle normativa vigente, in quanto vanno a finanziare la costruzione di una scuola che non è un’opera sovracomunale. Crediamo, pertanto, che sia doveroso richiamare tutti al senso di responsabilità senza cercare il consenso o la visibilità su quanto i cittadini sopportano in termini di costi e disagi”.

Sugli stessi temi interviene la lista Cresce San Giovanni

"Se San Giovanni deve incassare dei soldi è vero che non li ha ricevuti perchè non ha presentato i progetti? Oppure c'è altro che impedisce di rispettare gli accordi sottoscritti? Noi non vogliamo entrare nel merito di una polemica assurda fra due Comuni vicini governati dallo stesso partito che riescono a parlarsi solo a mezzo stampa, quindi assistiamo basiti ad uno spettacolo indecente continuando insieme ai nostri cittadini ad annusare il puzzo di sudicio mentre i tanti soldi che girano prendono altre direzioni".

"Ricordiamoci cittadini sangiovannesi che stiamo parlando di briciole con le quali pagano il silenzio sui disagi che subiamo senza che la nostra amministrazione abbia voce in capitolo su nulla".

 

Articoli correlati