25, Aprile, 2024

Toscana regione arancione da domenica, oggi la firma del Ministro Speranza. Nuovo Dpcm: stretta sul Natale

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Dal punto di vista della classificazione delle zone di rischio, la Regione Toscana passerà da rossa ad arancione domenica: il tentativo annunciato da Giani di anticipare questo passaggio non ha trovato aperture presso il Ministero della Salute. Intanto ieri il nuovo Dpcm firmato e illustrato da Conte, con il divieto di spostamenti fuori dai comuni nei giorni di festa: non mancano le voci critiche

È attesa nella giornata di oggi la firma, da parte del Ministro alla Salute Speranza, del nuovo decreto di classificazione delle Regioni in base al rischio epidemiologico: e la Toscana potrà quindi passare da rossa ad arancione, allo scoccare della mezzanotte fra sabato e domenica. Niente da fare, invece, per un anticipo dei tempi che aveva chiesto e in qualche modo auspicato il Presidente della Toscana Giani, che però insiste sull'ipotesi di passare velocemente a gialla: secondo quanto ha dichiarato all'Ansa, infatti, "nel nuovo Dpcm c'è una cosa positiva in più. Rispetto a quello precedente, in cui per risalire le zone ci volevano 14 giorni, in questa bozza si consente anche una distanza di giorni inferiore se i dati sono buoni e il gruppo di lavoro Cts ne prende atto. Ipoteticamente nel nuovo Dpcm viene consentito che se la Toscana diventa arancione il 6 dicembre, in teoria potrebbe diventare zona gialla il 13 dicembre". 

Intanto ieri è arrivata la firma ufficiale di Conte sul nuovo Dpcm, che stringe le misure per le festività natalizie. I principali punti del nuovo decreto: 

– Spostamenti tra Regioni vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo i casi di lavoro, necessità e salute e per fare ritorno a residenza, domicilio o abitazione. Ci si potrà spostare da una regione all'altra solo fino al 20 gennaio, ma tenendo conto delle attuali fasce di colore, il cui sistema viene mantenuto.
– Spostamenti fra comuni vietati a Natale, Santo Stefano e Capodanno, salvo i casi di lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione.
– Si può raggiungere la seconda casa se si trova nella stessa Regione, tranne che il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, quando saranno vietati anche gli spostamenti al di fuori del proprio comune.
– Negozi aperti fino all'Epifania tutti i giorni fino alle ore 21 per diluire la presenza di acquirenti in più ore della giornata. I centri commerciali resteranno invece chiusi nei fine settimana, fatti salvi i negozi di generi alimentari, farmacie, tabaccherie.
– Ristoranti sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano, a Capodanno e alla Befana, ma al tavolo non potranno sedere più di quattro persone. Restano la consegna a domicilio e l'asporto fino alle 22. I bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5 fino alle 18 in zona gialla.
– Nelle festività, forte raccomandazione di festeggiare in casa solo con familiari conviventi.
 – Resta in vigore il divieto di uscire senza giustificato motivo dalle 22 alle 5 del mattino seguente; a Capodanno il coprifuoco invece si allunga fino alle 7 del mattino.
– Gli hotel potranno restare aperti, ma i ristoranti all'interno delle strutture saranno chiusi la sera di Capodanno e si potrà cenare solo in camera.
– Impianti sciistici e crociere fermi fino al 6 gennaio. Dopo un viaggio all'estero resta la quarantena di 14 giorni al ritorno.
 – Le Messe della notte di Natale saranno svolte in orario da permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Inoltre verranno celebrate più messe a Natale per diluire la presenza di fedeli ed evitare assembramenti.
– Scuola: la novità importante è che dal 7 gennaio tornano ad aprirsi le porte delle scuole per le lezioni in presenza. Al 100% nelle scuole primarie e alle medie; al 75% invece alle scuole superiori. 

A far discutere di più, anche in Valdarno e in considerazione della natura del territorio e della dimensione dei comuni, è il divieto di spostarsi fuori dai confini comunali nei giorni di festa. A tal proposito non sono mancati gli appelli ad una diversa interpretazione o revisione di questi limiti, sia a livello nazionale che regionale, come quello sottoscritto dai consiglieri regionali del Pd della Toscana. 

"Non dobbiamo abbassare la guardia proprio ora che stiamo ottenendo i risultati attesi nella lotta contro il covid-19, ma se il Governo adotta provvedimenti che verranno ritenuti eccessivi e vessatori, otterremo l’effetto opposto, rispetto a quello sperato", spiega il capogruppo Vincenzo Ceccarelli. "Rendere possibili, nel rispetto delle norme, i ricongiungimenti familiari entro i confini regionali nel periodo natalizio, sarebbe una spinta forte per molti cittadini a rispettare le regole e a non aggirarle. Per questo il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale lancia un appello per la revisione delle disposizioni contenute nel Dl approvato ieri in relazione alla mobilità nelle giornate del 25, 26 e 1 Gennaio. Occorre modificare quella previsione perché non sarebbe compresa dai cittadini e renderebbe meno accettabile anche lo sforzo complessivo che con il nuovo Decreto si chiede a tutti noi. C’è ancora tempo e si deve provvedere. Tapparsi le orecchie e non ascoltare il grido che si sta levando in queste ore, man mano che la notizia si diffonde, sarebbe sbagliato". 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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