19, Marzo, 2024

Terremoto amministrative, la “Sinistra Unita” è categorica: “Nessuna alleanza con il Pd”

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A Rignano si rincorrono voci e commenti, dopo il terremoto che ha scosso il Pd e la candidatura in solitaria di Daniele Lorenzini. Ma nel caos di ipotesi una viene smentita nettamente dai suoi protagonisti: non ci sarà alcuna possibilità di alleanza della “Sinistra Unita” con il Partito democratico

Poche certezze e ancora molto da capire: a meno di due mesi dal voto, lo scenario a Rignano è ancora tutto in divenire. Almeno in area Pd, dove la rottura con il sindaco uscente, Daniele Lorenzini, e l'annuncio della sua candidatura con una lista civica, ha aperto uno scenario per certi versi imprevisto. Con il Partito democratico costretto a una corsa contro il tempo per selezionare il suo candidato sindaco con le primarie: aperte a tutti, dicono dal partito.

Con chi dialogherà il Pd? Tra le ipotesi una, oggi, viene smentita nettamente: la “Sinistra Unita”, ovvero il Laboratorio Politico per Rignano, "non è in alcun modo in procinto di stringere un'alleanza con il Pd locale". Lo precisa lo stesso gruppo politico, commentando il "puzzle lacerato da una lotta interna al Pd locale, che ha possibili origini derivanti dalla gestione di una ingente somma di denaro, proveniente dai dissesti che le Autostrade provocheranno nell’attraversamento della Vallata con la terza corsia", ipotizza la Sinistra rignanese.

"La nostra lista di opposizione “Sinistra di Rignano” presente nell’attuale Consiglio comunale – si legge in una nota – ha sempre denunciato la politica renziana che di fatto ha sottratto risorse ai cittadini capovolgendo il concetto di equità contributiva. Cinque anni fa i cittadini contribuivano per circa il 50% al funzionamento comunale equamente suddiviso con un pari contributo statale. Attualmente il Comune si sostiene quasi esclusivamente con i tributi tassando i cittadini per oltre il 90% mentre i trasferimenti statali sono ridotti all’osso. Questa è stata la politica del Pd proseguita con il governo Renzi che faceva proclami dicendo di diminuire le tasse, mentre aumentavano notevolmente i tributi locali. Per questo motivo tutti i bilanci che noi abbiamo bocciato si basavano sul mero mantenimento della “coperta corta” senza, per questo, offrire al territorio opportunità di crescita".

La Sinistra cita anche "lo sciagurato avvento del Referendum che ha posto in serio pericolo la nostra Costituzione con il tentativo, fallito, di operare su di essa una definitiva catastrofe". E alla luce di queste premesse, la posizione è netta: "Com’è possibile pensare che il nostro gruppo “La Sinistra Di Rignano” impegnata nel “Laboratorio Politico” possa accettare offerte dal Pd locale, come  unaccordo o addirittura la candidatura a sindaco, senza essere licenziato seduta stante. Noi rappresentiamo una vera alternativa di sinistra e non una costola di un Pd malato che abbiamo sempre combattuto".

"Il nostro contributo – conclude la nota – è limpido nella costruzione di un’alternativa a sinistra che si esprima in una formazione politica e non esclusivamente civica. Il “Laboratorio Politico – Rignano Sinistra Unita” aperto al contributo dei cittadini,  ci ha visti partecipi a redigere la “Carta dei Valori” tesa verso un programma condiviso, partendo dalla chiave del nostro impegno che si riconosce nella parola comune: discontinuità".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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