20, Aprile, 2024

Terranuova in Comune: “Nessuna sorpresa nella perquisizione all’Ato Toscana Sud”

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La Lista civica di Terranuova torna sull’argomento della perquisizione effettuata nella sede di Ato Toscana da parte della guardia di finanza. “Le nostre perplessità in due mozioni respinte dalla maggioranza”

La guardia di finanza perquisisce la sede dell'Ato Toscana Sud per acquisire documenti sulla gara d'appalto vinta da Sei Toscana, la Lista civica Terranuova in Comune interviene ricordando i propri interventi in consigli comunali.

"La lista civica  aveva presentato in consiglio comunale due mozioni, frutto dell’impegno e del lavoro del M5S, sulle modalità di gara per l’individuazione di un gestore unico e conseguentemente sull’attivazione di un contratto per lo smaltimento dei rifiuti nella area vasta. Condividendo il punto di vista del movimento, condiviso anche da altre liste civiche del territorio valdarnese,  nelle mozioni veniva richiesto al sindaco di agire in autotutela: effettuando tutti gli approfondimenti relativi proprio alla modalità di istituzione del bando e delle procedure di gara. Si richiedeva un intervento presso la Regione per modificare la legge regionale sulla creazione di queste mega-aree, attraverso le quali, i gestori 'unici' incrementano il business dei servizi". 

"Entrambe le mozioni furono respinte dalla maggioranza di centrosinistra che, al contrario, elogiò l’adeguatezza dei termini contrattuali e l’operato di Sei Toscana. Quella votazione non ci ha stupito: il sindaco di Terranuova è dipendente della stessa Sei Toscana e sul quale continua a pesare, a nostro giudizio, il sospetto di un presunto conflitto di interessi. A destare la nostra preoccupazione, condividendo le istanze del movimento 5 stelle, sono soprattutto i vincoli a carico dei Comuni, componenti dell’assemblea territoriale, che  in caso di inadempienza gestionale del servizio, sono quasi impossibilitati a recedere il contratto".

Terranuova in Comune conclude:

"La perquisizione della Guardia di Finanza sicuramente rappresenta un 'atto dovuto', ma gli elementi a favore delle tesi sostenute dalle opposizioni appaiono degni di una valutazione accurata. Restiamo in attesa del responso. Dal punto di vista politico: gli ATO (ambiti territoriali ottimali) non hanno mai raggiunto nessun risultato 'ottimale'. Quella gestione  non ha ottimizzato  le tariffe; non ha garantito un servizio migliore. La componente privata delle società miste è sempre favorita perché la parte pubblica non svolge adeguatamente la funzione di controllo sul servizio e sulla determinazione delle tariffe. La soluzione: ritornare ad una gestione più locale dei servizi, dove i Comuni possano tornare ad esercitare una sovranità amministrativa più vicina al cittadino ed ai suoi bisogni”.
 

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