20, Aprile, 2024

Tav: il presidente di Anac ascoltato in Commissione ambiente. “Criteri di smaltimento ancora non chiari”. Interviene anche il Comitato NO Tunnel Tav

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Raffaele Cantone, presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, è stato ascoltato sulla vicenda del passante ferroviario di Firenze e della destinazione delle terre da scavo. “È un “problema tutto italiano, tipico del nostro Paese e del nostro sistema di appalti pubblici. Un caso emblematico che non ci fa onore”

È stato ascoltato dalla Commissione ambiente del consiglio regionale Raffaele Cantone, il presidente di Anac, l'autorità nazionale anticorruzione. Al centro dell'incontro il passante ferroviario Alta Velocità del nodo fiorentino e le terre da scavo destinate all'area ex mineraria di Cavriglia. Sulla questione interviene anche il Comitato NO Tunnel Tav di Firenze. 

"È un problema tutto italiano, tipico del nostro Paese e del nostro sistema di appalti pubblici. Un caso emblematico che non ci fa onore”, ha sottolineato Cantone che ha definito il sistema di appalti 'complesso', e che sullo stallo della Tav ha affermato che non è possibile fare previsioni, “né in termini di conclusione né tanto meno di ripresa dei lavori”, e che è tutto imputabile alle terre di scavo. O, meglio, ai “criteri di smaltimento ancora non chiari".

Cantone ha anche parlato di una programmazione “come al solito carente”, di un aumento contrattuale molto elevato che ha comportato “enormi ritardi”, di un contenzioso “rilevante, con 300 milioni di riserve, ancora non riconosciuto ma comunque pesantissimo”.

Sulla questione interviene anche il Comitato No Tunnel Tav di Firenze che sottolinea l'importanza di alcune dichiarazioni di Cantone. "che la figura del General Contractor è criminogena; questa è al centro delle modalità dell'assegnazione dei lavori della linea TAV fiorentina, ha prodotto due inchieste che la maggioranza in Regione sembra voler rimuovere dalla memoria; che le “grandi incompiute” in Italia dipendono proprio dagli errori fatti in fase autorizzativa e progettuale, cosa di cui il Passante fiorentino è esempio magistrale
che la VIA (valutazione di impatto ambientale) sul progetto andrebbe rifatta, cosa che i comitati dicono da innumerevoli anni che è totalmente mancato un processo partecipativo per la scelta di questo progetto, imposto alla cittadinanza e in seguito tenuto in semiclandestinità per quasi un decennio". 

Non solo. Il Comitato NO Tunnel Tav afferma anche che "secondo Cantone, le terre di scavo prodotte dalla fresa sono 'inequivocabilmente rifiuti'. Questo particolare stride sinistramente con le dichiarazioni dell'Ad di RFI Maurizio Gentile che parla di prossimo pronunciamento favorevole del Ministero dei Beni Ambientali; forse le maglie allargate dallo 
Sblocca Italia trasformeranno i rifiuti in caramelle?".

"Il Comitato stigmatizza anche la segretezza con cui vengono svolte queste audizioni; non solo non è stato possibile partecipare alla seduta, ma non è stato nemmeno concesso lo streaming video. Chi interessato dovrà attendere settimane che la trascrizione della seduta sia pronta. Queste ultime forse sono cose minime, ma inequivocabile segno di poca trasparenza, di poco rispetto per chi intende partecipare alla vita politica, probabilmente di timore che possano emergere particolari imbarazzanti per questa maggioranza così imbarazzata da megaprogetti così malfatti e contestati nonché da comportamenti quali quelli che portarono alla rimozione del dirigente regionale Fabio Zita".

Dal canto suo l'amministrazione comunale di Cavriglia ha sempre ribadito che accetterà le terre della Tav solo se avrà la certezza che siano 'pulite'.

Articoli correlati