25, Aprile, 2024

Tariffe di Publiacqua, domani l’assemblea di Ato. Lettera dei Movimenti per l’Acqua ai sindaci

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Il Forum Toscano Movimenti per l’Acqua ha scritto ai Sindaci dell’ATO 3 Medio Valdarno, quelli dei comuni in cui opera Publiacqua, in occasione dell’assemblea ATO fissata per il 7 dicembre. Sulla questione tariffe si sono già espresse associazioni come Federconsumatori, Adiconsum e Adoc: ora anche i Movimenti per l’Acqua esprimono le loro perplessità

Da una parte c'è la questione delle tariffe, per le quali il gestore ha richiesto un incremento; dall'altra c'è lo sguardo al futuro, quando scadrà cioè il periodo dell'attuale gestioni. Tutte questioni che saranno al centro dell'assemblea dei Sindaci di Ato, la Conferenza del Medio Valdarno, territorio gestito da Publiacqua: i primi cittadini si riuniranno domani, 7 dicembre, e saranno chiamati ad esprimersi proprio su questi punti.

Oggi il Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua ha deciso di esprimere le proprie posizioni in una lettera che ha inviato a tutti i sindaci. "È risaputo che le tariffe dell’acqua in Toscana sono le più alte d’Italia: eppure, il maggiore gestore regionale, Publiacqua spa, ha proposto ed ottenuto l’approvazione dell’AIT riguardo a un ulteriore aumento tariffario sulla base di un sistema premiale, elaborato dalla società stessa su indici esclusivamente aziendali", sottolineano i Movimenti per l'Acqua nella lettera. 

Un incremento su cui avevano puntato l'attenzione anche associazioni di consumatori, che hanno espresso perplessità in merito a un incremento tariffario calcolato su basi autoreferenziali, "distanti da qualsiasi rispondenza con i bisogni della collettività". E il Forum è sulla stessa linea: "Senza dubbio il caro-bolletta per un bene essenziale come l’acqua è motivo di forte preoccupazione, ma il rischio che si corre è di prospettare soluzioni che nella sostanza non modifichino il modello di gestione, fondato sul profitto, quindi sullo sfruttamento e sulla speculazione".

E si profila così l'altro aspetto della questione, la scadenza della gestione: "Per calmierare le tariffe, senza intaccare gli investimenti e salvaguardando gli utili – si legge nella lettera inviata ai sindaci, anche del Valdarno – si ventila la necessità di allungare i termini della Concessione a Publiacqua, in scadenza nel 2021. E magari al contempo, per contenere i costi, si ipotizza la diminuzione dei canoni idrici spettanti ai Comuni".

Proprio ai sindaci fa appello il Forum: "Mai che la voce dei Sindaci si sia levata contro regole inique vigenti nel settore idrico, come quella del vincolo di ricavo garantito che consente ai gestori, nel caso di contrazione dei consumi, di applicare tariffe più alte per recuperare i mancati ricavi. Oppure di spalmare su tutti gli altri utenti i costi dei rimborsi dovuti a coloro che per anni hanno pagato un servizio in realtà non ricevuto, come la depurazione". E se qualche primo cittadino ha criticato "i tempi lunghissimi con cui i gestori intervengono sulle perdite di acqua", di pari passo però "si tace sul fatto che almeno fino a poco tempo fa quasi tutte le riparazioni delle reti venivano fatte rientrare tra gli investimenti, invece di ascriverle ai costi ordinari". 

Critiche dei Movimenti per l'Acqua anche alla "Autority dell’AIT che avrebbe dovuto svolgere un compito di controllo pressante sugli investimenti, determinanti per il calcolo delle tariffe: e invece nessuno che abbia evidenziato come molti degli investimenti previsti siano stati rimandati e siano ancora da effettuare". Insomma, secondo il Forum "il cosiddetto “sistema toscano”, misto pubblico-privato, si è dimostrato del tutto inadeguato per il controllo della gestione del servizio idrico. I Sindaci, nel doppio ruolo di controllori nell’Autorità Idrica Toscana e di controllati in quanto soci dei gestori, hanno mostrato tutte le contraddizioni e i conflitti di interesse di un simile apparato. Hanno preferito intascare profitti, canoni concessori, piuttosto che controllare che gli investimenti pagati dai loro cittadini venissero effettivamente realizzati". 

E per il futuro? "Da tempo si prefigura e si preme per affidare il servizio idrico dell’intera regione ad un unico gestore: per dimensioni, di certo Publiacqua. Eppure gli ultimi studi economici hanno dimostrato che nei monopoli naturali come l’acqua, le dimensioni privatistiche e sempre più grandi inficiano l’efficienza, ed hanno come effetto solo quello di aumentare i profitti dei gestori. La questione è dunque politica, come più volte abbiamo rimarcato. Solo un cambio radicale di sistema darebbe realmente vita a una gestione democratica e solidale dell’acqua. Che ne è della volontà popolare espressa con i referendum del 2011? Che fine ha fatto l’indicazione esplicita di 27 milioni di cittadini in favore della ripubblicizzazione del servizio idrico? E dell’abolizione dei profitti sul bene comune per eccellenza, quando solo Publiacqua, per l’anno 2016, ne dichiara 30 milioni?", conclude la lettera del Forum dei Movimenti per l'Acqua inviata ai sindaci. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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