23, Aprile, 2024

Tariffe dell’acqua, situazione complicata. In attesa dell’approvazione AIT la diffida dell’Autorità Nazionale

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I sindaci del Valdarno aretino compatti per il ‘no’ anche alla proposta di aumento del 3,8%, Reggello si astiene, vota ‘sì’ solo Figline e Incisa. Ma in sede di Assemblea manca il numero legale, e dovrà essere riconvocata. Nel frattempo scatterà la diffida. Le reazioni

Entra in una fase di stallo, la questione dei rincari delle tariffe di Publiacqua. Perché in seguito alla mancata delibera in Ato (per via della mancanza del numero legale) non è passata la proposta arrivata dall'Autorità, che era del 3,8%; ma non è stato possibile dare il via libera neanche ad una ipotesi alternativa, come quella di un rincaro al 3,5%, come riferiva ieri la Federconsumatori Toscana. Tutto rimandato a una nuova assemblea, ancora da convocare. 

Insomma, per ora nella zona di Publiacqua (ma neanche nelle altre zone toscane) le tariffe non sono state approvate. Il che porta a due conseguenze: da una parte, scatterà la diffida dell'Autorità nazionale, l'AEEGSI; dall'altra, per ora, mancando un deliberato, il rincaro in area Publiacqua è quello già fissato al 7,5%. In attesa che i sindaci trovino una sintesi definitiva e si accordino in Assemblea, per un rincaro diverso, in misura minore. 

Il Valdarno ha espresso un 'no' quasi compatto, come riferisce anche il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno. "Bisogna dare atto che i sindaci di Castelfranco-Piandiscò, Cavriglia, Loro, Montevarchi, San Giovanni e Terranova hanno espresso voto contrario mentre Reggello si è astenuto (incomprensibile dopo l’intervento dell’assessore Gori che contestava l’aumento). Invece Figline e Incisa ha votato a favore", riferisce il Comitato. 

"L'assemblea dell’Autorità Idrica Toscana che doveva tenersi subito dopo per ratificare queste decisioni non ha raggiunto il numero legale e quindi non ha potuto deliberare. Fanno parte di questa assemblea 50 sindaci toscani a rappresentare i 280 sul territorio e lo statuto prevede che sia presente almeno un sindaco per ognuno dei 6 ambiti territoriali toscani. Bene, l’assemblea AIT di ieri, 22 settembre, è saltata perché dell’Ambito 1 Toscana Nord nessun Sindaco era presente. Non avendo raggiunto il numero legale, l’assemblea non ha potuto approvare gli aumenti previsti. Aumenti che dovevano essere inviati entro la giornata all’Autorità nazionale, l’AEEGSI, dalla quale partirà immediatamente una diffida".

"Ma soprattutto – aggiungono i membri dei Comitati per l'acqua – i cittadini dovranno continuare a pagare quanto dettato dal Piano economico finanziario regionale, approvato nel 2014. Ciò significa, per la gestione Publiacqua il 7,5% al posto del 3,8%. La conclusione in ogni caso è sempre la stessa, da anni: in AIT, non si delibera affatto o sono solo una manciata di Sindaci a decidere, per l’intera regione, investimenti, tariffe, carte dei servizi". 

In questo panorama ancora complicato, arrivano già le prime reazioni politiche. "Ci domandiamo – scrivono una nota i consiglieri Caramello, di Figline e Incisa, e Ortolani, di Reggello – quali motivazioni hanno portato Reggello ad astenersi e Figline Incisa a votare a favore, visti i continui disservizi che anche i loro concittadini devono affrontare, i mancati investimenti sulla rete e sulla depurazione, i rilevanti utili che la società di gestione Publiacqua ogni anno si divide". 

Già il 16 settembre scorso, inoltre, il gruppo consiliare "Cresce San Giovanni" aveva preparato una inerrogazione al sindaco del comune sangiovannese, chiedendo in merito "di riferire in consiglio comunale delle decisioni prese all’interno delle Assemblee ATO3 medio Valdarno; quale sia stato il voto espresso dal sindaco alle Conferenze; cosa è stato proposto dall’Autorità Idrica Toscana per la parte riguardante la struttura dei corrispettivi e l’aumento delle tariffe; se sia stata fatta una chiara rendicontazione sugli investimenti sul nostro comune, se siano disponibili i dati del bilancio riguardo alle risorse richieste per gli investimenti e quelle realmente spese nel territorio comunale". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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