29, Marzo, 2024

Stefano Mugnai: “La Regione chiarisca le prospettive di sviluppo della Beltrame”

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Il consigliere regionale di Forza Italia, dopo aver seguito le vicende dal 2010, torna sulla situazione dello stabilimento siderurgico sangiovannese con un’interrogazione in Regione

"La Regione chiarisca le prospettive di sviluppo della Beltrame", con un'interrogazione in consiglio regionale Stefano Mugnai consigliere di Forza Italia torna sulla vicenda della Beltrame di San Giovanni.
 
"Dal 2010 pareva proprio che la vertenza avesse svoltato. Invece le incertezze sono ancora troppe, con una produzione che procede a singhiozzo e lavoratori estenuati dal continuo ricorso alla cassa integrazione". Mugnai chiede alla giunta regionale "se intenda interessarsi ad una ulteriore ed eventuale trattativa di cessione o compravendita con la proprietà" e "quali siano le prospettive di sviluppo dello stabilimento".

"La situazione delle acciaierie vicentine Beltrame di San Giovanni Valdarno – scrive l’esponente di Forza Italia – è oggetto dell’interessamento del sottoscritto già dal 2010, proseguito poi nel 2011 quando la proprietà ha dato notizia di voler chiudere l’attività produttiva di laminati mettendo 79 operai in cassa integrazione. Ad aprile 2014, presso il Ministero dello sviluppo economico, è stata prorogata per un altro anno la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione complessa. In quell’accordo, l'azienda si impegnava a fare ulteriori ricerche di mercato e studi di settore ed anche investimenti, e a lavorare più di 15.000 tonnellate di acciaio".

Infine Stefano Mugnai conclude:

"Interrotte le produzioni alla fine del marzo scorso, l’azienda aveva preannunciato una ripartenza a breve: prima il 5 maggio poi il 19, poi il 3 giugno. Tuttavia, infine, si è preferito far produrre il sito torinese che, a quanto risulta, ha però costi di gestione enormemente più alti di quello valdarnese".

Mugnai, con l'interrogazione, a questo punto ritiene "opportuno chiedere all’assessore alle attività produttive un aggiornamento circa le trattative con la proprietà dell’industria vicentina per tutelare i livelli occupazionali del territorio valdarnese".
 

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