28, Marzo, 2024

Si fermano per aiutare un capriolo investito ma nessuno poi interviene per soccorrerlo. Le cure solo la mattina successiva

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La vicenda è accaduta durante la notte sulla strada provinciale che conduce a Cavriglia. Il capriolo investito era stato lasciato ferito in mezzo alla strada. Alcuni ragazzi si sono fermati per aiutarlo. Dopo tante telefonate nessuno del personale delle emergenze è intervenuto. L’animale è stato soccorso soltanto stamani

Se potrà continuare a vivere e a correre lo dovrà soltanto alla sensibilità e alla tenacia di un gruppo di giovani che lo hanno aiutato, spostato dalla strada dove era stato abbandonato e che hanno lottato per non farlo morire. La vicenda riguarda un capriolo investito e lasciato ferito in mezzo alla strada provinciale per Cavriglia ed alcuni ragazzi che passando con l'auto durante la notte non si sono girati dall'altra parte ma si sono fermati. Nonostante però le tante telefonate fatte agli enti di riferimento per soccorrerlo nessuno è intervenuto se non alle 9.00 del mattino successivo. Questo nonostante che l'anno scorso sia stata siglata una convenzione dalla Regione Toscana proprio per un servizio 24 ore su 24 per il soccorso e il recupero di animali selvatici.

I ragazzi raccontano: "Ci siamo fermati e abbiamo chiamato i numeri di emergenza per soccorrerlo. Dopo infinite chiamate e dopo essere stati più di un' ora ad aspettare che qualcuno ci aiutasse, abbiamo dovuto spostarlo e metterlo nel campo vicino alla strada e lasciarlo solo, visto che non avevamo avuto riscontri positivi dalle autorità Valdarnesi". 

"Grazie a questa esperienza siamo venuti a conoscenza che in tutta la provincia di Arezzo vi è solamente un numero di emergenza da chiamare in caso di animali selvatici feriti sulla strada e questo numero nel nostro caso è sempre stato irraggiungibile, in quanto la persona di competenza era impegnata in un altro salvataggio di un animale ferito, o almeno così è ciò che ci è stato detto". 

"Troviamo che la disponibilità di un solo numero per il soccorso di animali selvatici sia assurdo, in quanto nella nostra zona è all'ordine del giorno vedere attraversamenti di animali selvatici o purtroppo assistere ad incidenti come quello che ci è capitato".

Il capriolo, abbandonato da chi lo ha investito e da chi sarebbe stato preposto a soccorrerlo, è stato finalmente preso in cura dal G.A.C di Cortona che lo ha portato ad Arezzo da un veterinario convenzionato con la Regione. Nonostante le zampe rotte era ancora vivo. E questo solo grazie alla tenacia e alla sensibilità dei ragazzi che si sono fermati all'una di notte per aiutarlo e che nella mattina sono tornati sul posto e hanno di nuovo effettuato numerose telefonate ai numeri dell'emergenza.

Eppure l'anno scorso la Regione Toscana con un decreto ha stipulato una convenzione per un servizio che doveva essere attivo 24 ore su 24 per le attività di recupero, soccorso e cura della fauna selvatica autoctona in difficoltà e/o coinvolta in incidenti stradali nei comprensori provinciali di Arezzo, Siena e Grosseto. La provincia di Arezzo e il Valdarno, dal marzo di quest'anno, con un nuovo bando ha assegnato l'incarico a una nuova realtà.

 

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