29, Marzo, 2024

Serristori, Rsu Cobas: “Continua la costruzione di una manifestazione libera e democratica”

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I delegati Rsu Cobas Asl10 Andrea Calò e Domenico Mangiola parlano della prossima manifestazione in difesa dell’ospedale Serristori: “Siamo in questo momento impegnati a difendere il presidio ospedaliero Serristori dallo smantellamento in atto, i diritti e la dignità dei lavoratori, la vocazione pubblica del sistema sanitario nonché il diritto alla salute di tutti i cittadini”

I Cobas tornano a parlare della manifestazione che verrà organizzata alla fine del mese in difesa dell'ospedale Serristori di Figline. I delegati Rsu, Andrea Calò e Domenico Mangiola, spiegano: "Continua la costruzione di una manifestazione libera, democratica e pacifica a difesa dell’Ospedale Serristori. Come Cobas siamo in questo momento impegnati a difendere il presidio ospedaliero Serristori dallo smantellamento in atto, i diritti e la dignità dei lavoratori, la vocazione pubblica del sistema sanitario nonché il diritto alla salute di tutti i cittadini".

I motivi:
"Abbiamo intrapreso un percorso trasparente e democratico di coinvolgimento della società civile – movimenti, associazioni e liberi cittadini – che hanno a cuore l’insieme del sistema sanitario valdarnese Ospedale, servizi distrettuali e territoriali, per coinvolgerli in una battaglia che impedisca alla Regione Toscana, Azienda Sanitaria e Amministrazioni Comunali di privatizzare, esternalizzare e tagliare le prestazioni sanitarie trasferendone una buona parte agli interessi speculativi delle Case di Cura e Cliniche private".

"Le sorti dell’ospedale Serristori sono appese ad un filo, prova ne è l’affossamento di molti servizi e specializzazioni (prima fra tutti la chirurgia generale e ortopedia), la cancellazione di tanti posti letto e della psichiatria, il progressivo ridimensionamento dell’area critica (sub intensiva e Pronto Soccorso) e della pediatria, lo stato di abbandono e di degrado del Laboratorio Analisi, del Centro Sangue, della dialisi e della cardiologia, mentre buona parte degli interventi di sala operatoria e di radiologia sono esternalizzati alla Casa di Cura privata Frate Sole in pieno business".

"Tanta roba per un ospedale che sulla carta del famigerato patto territoriale del 2013 doveva essere ospedale per acuti con Pronto soccorso h24 e sub intensiva, con una medicina adeguata e con una chirurgia d’urgenza e programmata, accompagnato da una valanga di investimenti anche per gli adeguamenti strutturali e messa in sicurezza: niente di tutto questo. Quanto è accaduto fino ad oggi al nostro ospedale in materia di tagli e cancellazione dei servizi chiama direttamente in causa tre soggetti: Regione, Asl 10 di Firenze e il Comune di Figline Incisa ivi compreso l’attuale Sindaco, ognuno con una quota parte di responsabilità verso l’ospedale e i lavoratori i quali non possono più andare avanti così stante la situazione di forte precarietà". Per questo, continuano Calò e Mangiola, verranno organizzate iniziative di lotta e di mobilitazione.

"Il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai da quando si è insediata non ha fatto niente per l’ospedale se non avvallare sistematicamente Rossi & Morello nella distruzione dell’ospedale, senza mai esercitare un ruolo autorevole di controllo, limitando anche ogni forma di democrazia e partecipazione dei cittadini. La manifestazione è contro lor signori. Si rassegni Giulia Mugnai se Lei, dato il suo immobilismo e connivenza alle scelte aziendali e regionali, viene vissuta come un corpo estraneo dalla protesta in atto e non tiri in ballo parole importanti quali democrazia e libertà oppure segnali inquietanti quali clima di terrore e di ordine pubblico pronunciati in modo irresponsabile appena appreso dell’inopportunità, strumentalità e incoerenza della sua adesione alla fiaccolata che ha, Le ricordiamo, come unico obiettivo, la difesa dell’ospedale: punto e basta".

 

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