29, Marzo, 2024

Serristori, via un posto letto dalla sub-intensiva. I Cobas: “Così la Asl risponde alla richiesta di più personale”

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I rappresentanti dei lavoratori parlano di “pieno delirio autoritario” da parte della Direzione di presidio: “Avevamo denunciato una situazione critica chiedendo l’assunzione di più infermieri, di tutta risposta la ASL ha tagliato un posto letto”

È una denuncia durissima, quella che fanno i Cobas della Usl Toscana Centro in merito al Serristori. Andrea Calò e Domenico Mangiola puntano il dito contro il taglio di un posto letto nel reparto di sub-intensiva e accusano Direzione sanitaria e Azienda sanitaria: "Di fronte alle nostre lettere in cui si rimarcava la necessità di più personale infermieristico, hanno pensato di intervenire tagliando i posti letto, portandoli da 3 a 2. Inaccettabile".

I Cobas ricostruiscono la vicenda in una lettera inviata a tutti i responsabili dell'Azienda sanitaria, all'assessore regionale alla sanità Saccardi e ai tre sindaci del Valdarno fiorentino: "Il 21 giugno 2017 come delegati Rsu Cobas P.I. USL Toscana
Centro abbiamo diffidato l’azienda dall’adottare il modello organizzativo 'Job Rotation' nell’area critica del presidio ospedaliero Serristori a fronte di una forte carenza di personale infermieristico", chiedendo al tempo stesso di porre rimedio procedendo con i reintegri necessari. "Lo abbiamo ribadito il 24 giugno, con la dimostrazione che i pazienti ricoverati nella Sub Intensiva del Serristori, invece di essere trasferiti  per la loro gravità nelle rianimazioni dei vari ospedali, restano in carico oltre il dovuto, snaturando di
fatto l’originaria definizione e funzionalità della Sub Intensiva, e di conseguenza cambiando anche il carico assistenziale e il fabbisogno di personale". 

A queste richieste dei Cobas, ha fatto seguito il 13 luglio scorso un sopralluogo del SePP, l'organo consultivo dell’azienda di protezione e prevenzione, che ha stilato una relazione: "Ebbene – scrivono i Cobas – sono state indicate una serie di criticità presenti nella struttura con la richiesta al datore di lavoro di verificare la possibilità di riduzione del numero dei letti nel reparto da 3 a 2, incontrando così la volontà della Direzione Generale di depotenziamento della struttura dell’area critica".

Insomma, il sopralluogo del SePP ("che non è stato firmato da nessun rappresentante della sicurezza pubblica nei luoghi di lavoro", fanno notare i Cobas) invitava di fatto la Asl a valutare il taglio di un posto letto. "Il piatto servito dal SePP – commentano i rappresentanti dei lavoratori – viene subito colto dalla Direzione Generale e sanitaria che ben guardandosi di adeguare l’organico infermieristico, coglie la palla al balzo e riduce strutturalmente di un posto letto la sub intensiva. Una decisione inaccettabile, in pieno delirio autoritario, mentre la “nuova Direttore sanitaria di Presidio” accompagna la disposizione di riduzione  indicando la causa proprio nelle nostre denunce come Cobas". 

E così il 31 luglio la Rsu Cobas fa partire una nuova serie di richieste: "l’adeguamento di personale infermieristico nei turni di lavoro in grado di rispondere alle esigenze dell’area critica; il rispetto dei requisiti di salute e sicurezza per i lavoratori; il coinvolgimento del risk management per l’immediata valutazione del rischio clinico; una valutazione del rischio lavoro correlato come la legge prevede e il rispetto dei diritti dei lavoratori". Oggi i Cobas ribadiscono di contestare completamente la scelta di tagliare un posto letto alla Sub Intensiva del Serristori, deprecando "il comportamento assunto dal Direttore Generale ora Commissario che, al diritto alla sicurezza dei lavoratori, sceglie di
ridurre il diritto alla salute dei cittadini". 

Oggi i Cobas chiedono "ai Sindaci del Valdarno fiorentino e all’Assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana  di ripristinare il posto letto della sub intensiva  nel pieno rispetto del Dlgs 81/2008 e di provvedere alle assunzioni richieste". 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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