19, Aprile, 2024

Serristori, Italia in Comune: “Ospedale punto di riferimento, programmiamo il dopo-emergenza”

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Presentata una interrogazione alla Giunta Regionale per avere informazioni sullo stato e la programmazione post-COVID-19 del Pronto Soccorso e dell’Ospedale Serristori

Alessandro Camiciotti, Coordinatore di Italia in Comune – Figline e Incisa Valdarno interviene sulla vicenda Serristori ne sul dopo emergenza Covid-19.

“In un momento di estrema importanza e di forte crisi, veder chiudere un punto di riferimento come l’ospedale Serristori, può portare disorientamento nei cittadini, in aggiunta a quanto l’emergenza che stiamo vivendo sta già facendo. L’assessore alla Sanità Stefania Saccardi avrebbe dichiarato alla Sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, il ripristino del Pronto Soccorso H24, per l’Ospedale, nella fase successiva all’emergenza COVID-19, ma ad oggi non vi sono atti della Giunta o della stessa Assessore Stefania Saccardi in merito se consideriamo che il Servizio Sanitario Toscano è tra le eccellenze italiane, l’attuale situazione pandemica dovrebbe far riflettere sui necessari investimenti nella sanità, in modo da garantire un miglior servizio di intervento e soccorso ai cittadini.” 

“La nostra sezione di Italia In Comune – Figline e Incisa Valdarno, per mezzo della forza politica Svolta!, con la quale partecipa alle imminenti elezioni regionali, ha protocollato una interrogazione in Consiglio Regionale, riguardanti la questione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Serristori, con particolare riferimento alla garanzia di ripristino dell’operatività H24 e più in generale delle attività della Giunta in merito alla gestione del post pandemia COVID-19. Chiediamo perciò di avere contezza relativamente all’ingresso negli organici dei nosocomi regionali dei nuovi assunti previsti dal DL 6 del 23 febbraio 2020, nonché di comprendere l’eventuale volontà di pianificazione relativa ad un potenziamento degli ospedali regionali situati in territori periferici”

“Ci attendiamo una risposta celere e formale, così da tranquillizzare i cittadini sullo stato di salute del proprio ospedale di prossimità”, conclude Alessandro Camiciotti

 

 

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