20, Aprile, 2024

Serristori, FP CGIL: “Chiediamo l’immediata riapertura del Pronto soccorso h24 e la creazione di un’area per i pazienti in attesa di tampone”

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Sulla questione Serristori interviene anche la funzione pubblica Cgil Usl Toscana centro

Chiusura del pronto soccorso nelle ore notturne e creazione di un reparto 'bolla' dove ospitare pazienti sospetti covid: interviene la Cgil Usl Toscana centro.

"Dal momento della chiusura i lavoratori del Pronto soccorso sono stati costretti a continui sforamenti di orario per sopperire alle lacune organizzative di una Direzione sanitaria incapace di governare i flussi dell'utenza che ancora oggi si rivolge a questo servizio e di dare risposte e procedure trasparenti ai lavoratori che si trovano esposti in prima persona, costretti a rifiutare prestazioni sanitarie urgenti con potenziali rischi di errori clinici e denunce. Nessuno della Direzione sanitaria aziendale è stato capace di fornire istruzioni precise su come gestire i pazienti che si trovano nei locali del Pronto soccorso in attesa di inquadramento diagnostico, non è stata stilata una procedura scritta sulle modalità dei trasferimenti dei pazienti che alla chiusura rimangono a carico del servizio, per sollevare il personale sanitario da ogni tipo di responsabilità. L'unica soluzione praticabile è stata quella di costringere gli operatori del Pronto soccorso a trasferire i pazienti, e conseguentemente il problema, nel reparto di medicina presente nel Presidio".

"La sola certezza che il nuovo pseudo modello organizzativo ha ottenuto è la creazione di un reparto "bolla", nel quale ospitare pazienti sospetti covid, dentro il reparto di medicina, di fronte agli ambulatori di endoscopia, dove per altro transitano decine di pazienti ogni giorno. Una totale follia organizzativa che non tiene conto delle più elementari regole di prevenzione del virus e che potenzialmente rischia di diventare una vera bomba a orologeria per gli utenti e i lavoratori che prestano servizio in questo reparto. La FP CGIL ha chiesto l’immediato intervento del Sepp per verificare l’idoneità della collocazione dell’area covid, la corretta separazione dei percorsi sporchi e puliti e le misure di protezione individuale previste per il personale in servizio".

"La nostra Organizzazione contesta radicalmente la decisione di collocare un’area di attesa dei pazienti potenzialmente Covid positivi all’interno di un reparto non Covid e di un ospedale che, come dichiarato dalla stessa Azienda, risulta e deve rimanere covid free. Per questi motivi la FP CGIL chiede l’immediata riapertura del servizio di Pronto soccorso h24, con la creazione di un’area all’interno dei locali dello stesso Pronto soccorso per i pazienti in attesa di tampone, come avviene attualmente in tutti gli altri servizi di urgenza aziendali. Servizio di Pronto soccorso che dovrà essere supportato da un turno di guardia medica anestesiologica e cardiologica attive sulle 24 ore, oltre che prevedere la reperibilità di un’equipe chirurgica in caso di richiesta di interventi urgenti e di una reperibilità medica radiologica, requisiti minimi essenziali per lavorare in condizioni di piena e completa sicurezza, al fine di garantire a tutti i cittadini che si rivolgono a questo storico Presidio gli stessi di livelli assistenziali offerti ai cittadini che vivono negli altri territori della USL Toscana Centro".

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