25, Aprile, 2024

Serristori, da oggi, ogni mattina, torna il medico anestesista. “Progressiva ripresa delle attività oncologiche e mediche”

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Dalla prossima settimana già attivo l’ambulatorio per la preospedalizzazione. Il sindaco di Figline Incisa: “Finalmente arriva una risposta fondamentale sul nostro Ospedale Serristori”

La Asl Toscana centro annuncia che da oggi il medico anestesista sarà di nuovo presente, ogni mattina, all’ospedale Serristori di Figline per permettere la progressiva ripresa di alcune attività. "Un segnale positivo che fa intravedere il contenimento dei casi di infezione da Covid 19 pur essendo sempre in una fase di emergenza sanitaria".

L'azienda sanitaria aggiunge che "dalla prossima settimana sarà riavviato in primo luogo il servizio di assistenza anestesiologica, l’attività del day service oncologico e medico e la riapertura dell’ambulatorio dedicato alla pre ospedalizzazione in previsione del progressivo riavvio dell’attività chirurgica".

"Avevo promesso che il servizio del DH oncologico a Figline sarebbe ripreso prima possibile. E così è stato. Grazie anche all'impegno dell'azienda sanitaria. Lo avevamo garantito anche al sindaco Mugnai, che più volte ci aveva sollecitato in tal senso",  sottolinea Stefania Saccardi, Assessore al diritto alla salute della Regione Toscana.

"La ripresa graduale delle attività, già in programma, permetterà di garantire percorsi adeguati oltre ad assicurare criteri di sicurezza ai pazienti ricoverati", conclude la Asl Toscana centro.

Il commento del sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai: "Finalmente arriva una risposta fondamentale sul nostro Ospedale Serristori – commenta la Sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai -. Oltre al Calcit e a tutte le altre espressioni della comunità, anche l'Amministrazione aveva sollecitato attraverso tutti i canali all'Azienda Sanitaria la richiesta di ripristino degli anestesisti presso il presidio ospedaliero, figure professionali indispensabili per le attività di diagnostica, per la chirurgia endoscopica, ma soprattutto per le cure chemioterapiche. Non era accettabile esporre ad un rischio maggiore proprio i malati oncologici, ovvero quei cittadini più fragili ai quali deve essere garantita la possibilità di cura in ambienti sicuri e protetti. Ringrazio l'Assessore Saccardi per aver risposto all'appello di tutta la comunità."

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